Quel naturale istinto, Dopo il crudel cimento Mostra così contento Schiavo, che uscì di pena, La barbara catena, Parlo, ma sol parlando, lo lascio un incostante: (1) Fè per fede. So, che un sì fido amante METASTASIO. LONDRA. Fiume che imitator dell' Oceáno Sostien gran navi, e seco alterna il corso, Ponte che ha quasi una città sul dorso, Popol che numerar tentasi in vano, Senato ch'è un' immagin del Romano Governo popolar seco in concorso, Della salvezza altrui sol per soccorso Regio poter nel ben oprar sovrano Commercio, e di lui figlia ampia ricchezza, Libertà che n' è origine e sostegno, Viril valore, e femminil bellezza, Queste di Londra, e del Britanno regno Tutte le parti son: chi non le apprezza, Del nomed' uom non che di vita è indegno. PAOLO ROLLI. LA LUCCIOL A, Già sulle penne tacite La notte apriva il volo, D'ogni terrestre oggetto Erbette uscía (1) dal grembo Sull' ali aperte librasi, (1) Uscia per Usciva. Il lume incerto e instabile, Che intorno ella diffonde Batte l'acciaro il seno, E subito vien meno. Intorno a lei di semplici Or più nel bujo all' aureo La varia occhiuta (1) coda : (1) Occhiuta, piena d'occhi; per esser tempestata di macchie a disesi occhiuta la coda del pavone | foggia d'occhi. L'occhio sprezzante áll' umile Io da mortale origine Vedete là quei lucidi Punti che chiaman stelle? Del ciel queste che formano E quei che tanto brillano Così vaneggia e stupidi (1) Cieco, oscuro. |