網頁圖片
PDF
ePub 版

110

Qui si vivea di speme,
Là si languiva insieme :
E tu chi sa se mai

Ti sovverrai di me !

Quanti vedrai giungendo
Al nuovo tuo soggiorno,
Quanti venirti intorno
A offrirti amore e fè!
Oh Dio! chi sa fra tanti
Teneri omaggi e pianti,
Oh Dio! chi sa se mai
Ti sovverrai di me!

Pensa qual dolce strale,
Cara, mi lasci in seno :
Pensa ch' amò Fileno
Senza sperar mercè (1),
Pensa, mia vita, a questo
Barbaro addio funesto :
Pensa.... ah! chi sa se mai
Ti sovverrai di me !

) Mercè per mercede,

METASTASIQ.

IL PIACERE, E IL DOLORE.

Quando del Ciel al bel natío soggiorno
La dispregiata Astrea rivolse il piede,
L'almo Piacer, che seco avea la sede,
Seco far volle anch' egli al Ciel ritorno.
Per trattenerlo tutte allora intorno

Gli fur (1) le virtù, e pianse Amore e Fede:
Ma tutto in van; ch' egli a fuggir si diede
Lasciando in terra il manto, ond' era adorno.
Trovollo il Duolo, e sotto il manto istesso
Ascoso errando, ei, che 'l piacer non era,
Accolto a grande error fu per quel desso (2).
Quindi inganna il bugiardo ognun, che spera
Trovar quaggiù vero piacer; chè spesso
Ciò, che sembra piacer, è doglia vera.

ZAMPIERI.

1) Fur per farono.

(2) Desso, stesso.

PIANTO DI BELLA DONNA.

'Ah del regno d' amor prodigio tristo ! Sparger lagrime amare

Que' dolci lumi ho visto;

Là tra le grazie assiso

Solea scherzare il riso:

Spargean di pianto que' begli occhi un mare, Ma pur co' raggi ardenti

Spargean fiamme cocenti :

E quel fatale ardore
Tosto m' accese il core.
O misera mia vita,
Occhi, lumi immortali,
Deh qual per i miei mali
Posso sperare aita (1)?
Se nubilosi ardete,

Sereni che farete?

MENAGE.

(1) Aita, voce poetica per ajute.

I PROGETTIST I.

Ad onta dei Filosofi,

Che l' umana ragione onoran tanto
Di doti si ammirande,

Il numero de' pazzi è molto grande.
V' han de' pazzi insolenti;
V' han de' pazzi innocenti ;
V' han de' pazzi furiosi
Ch' esser denno (1) legati;
V' han de' pazzi graziosi,
Che vanno accarezzati,
Che, senza alzar le mani;
Con detti, e fatti strani,
E coll' umor giocondo
Diverton tutto il Mondo.

Ora fra questo numero

Più piacevoli pazzi io non ho visti

Di quei che son chiamati i Progettisti.
Chi, senza uscir di camera,

Dall' agil fantasía portato a volo,
Scorre per l' Oceáno

Dall' uno all' altro Polo,
Senza timor del vento,

(3) Denno per devono,

E torna a casa ricco in un momento; Chi un canal va scavando,

Chi uno stagno asciugando,

Chi stabilisce in questi parti e in quelle
Colonie, arti novelle;

Chi un Istmo romper vuole,
E con non altre spese
Che di poche parole
Arricchisce un paese ;
Per costoro sia detta
Questa mia favoletta.

Visse di Costantino

Nella ricca Cittade

Un Turco di cervel non molto fino.

[blocks in formation]

Altro non te' (1) che il placido mestiere
Di mangiare e di bere, e non far nulla;
Ma, morto il di lui padre, fu finita
Così comoda vita,

E bisognò trovare

Qualche via di campare.

Il buono Alì (ch' era così chiamato )

Col denaro assai scarso ritrovato

Nella cassa paterna

Deliberò di divenir mercante

E tutto il suo contante

(1) Fe' per fece.

« 上一頁繼續 »