Le rime, 第 2 卷M. Prault, 1768 |
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第 1 頁
... parlar ch ' ogni afpro ingegno , e fero Faceva umíle ed ogni uom vil , gagliardo ; E oimè il dolce rifo ond ' ufcío ' l dardo Di che morte , altro bene omai non fpero : Alma real , dignissima d'impero , Se non foffi fra noi fcefa sì ...
... parlar ch ' ogni afpro ingegno , e fero Faceva umíle ed ogni uom vil , gagliardo ; E oimè il dolce rifo ond ' ufcío ' l dardo Di che morte , altro bene omai non fpero : Alma real , dignissima d'impero , Se non foffi fra noi fcefa sì ...
第 16 頁
... parlar mi mostra Quel che ' n questo viaggio fugga , o segua , Contando i cafi della vita noftra ; Pregando ch ' al levar l'alma non tarde : E fol quant ' ella parla , ho pace , o tregua . SONET TO CCXLV . SE quell ' aura foave de 16 ...
... parlar mi mostra Quel che ' n questo viaggio fugga , o segua , Contando i cafi della vita noftra ; Pregando ch ' al levar l'alma non tarde : E fol quant ' ella parla , ho pace , o tregua . SONET TO CCXLV . SE quell ' aura foave de 16 ...
第 22 頁
... parlar saggio umíle , Che movea d'alto loco , e'l dolce fguardo , Che piagava ' I mio core , ancor l'accenna ; Sono fpariti : e s'al feguir fon tardo , Forfe avverrà che ' l bel nome gentile Confacrerò con questa stanca penna . Q SONET ...
... parlar saggio umíle , Che movea d'alto loco , e'l dolce fguardo , Che piagava ' I mio core , ancor l'accenna ; Sono fpariti : e s'al feguir fon tardo , Forfe avverrà che ' l bel nome gentile Confacrerò con questa stanca penna . Q SONET ...
第 41 頁
... parlar di dolcezza e di falute . Tutte lingue . fon mute > A dir di lei quel che tu fol ne fai . Sì chiaro ha ' l volto di celefti rai , Che voftra vifta in lui non può fermarfe ; E da quel fuo bel carcere terreno Di tal foco hai ' l ...
... parlar di dolcezza e di falute . Tutte lingue . fon mute > A dir di lei quel che tu fol ne fai . Sì chiaro ha ' l volto di celefti rai , Che voftra vifta in lui non può fermarfe ; E da quel fuo bel carcere terreno Di tal foco hai ' l ...
第 47 頁
... parlar d'ira , a ragionar di morte . U ' sono i verfi , u ' son giunte le rime ; Che gentil cor ' udia penfofo , e lieto ? Ov'è ' l favoleggiar d ' amor le notti ? Or non parl ' io , nè penfo altro che pianto . Già mi fu col defir sì ...
... parlar d'ira , a ragionar di morte . U ' sono i verfi , u ' son giunte le rime ; Che gentil cor ' udia penfofo , e lieto ? Ov'è ' l favoleggiar d ' amor le notti ? Or non parl ' io , nè penfo altro che pianto . Già mi fu col defir sì ...
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第 117 頁 - A guisa d' un soave e chiaro lume, Cui nutrimento a poco a poco manca; Tenendo al fin il suo usato costume; Pallida no, ma più che neve bianca Che senza vento in un bel colle fiocchi; Parea posar come persona stanca. Quasi un dolce dormir ne' suoi begli occhi, Sendo lo spirto già da lei diviso, Era quel che morir chiaman gli sciocchi.
第 74 頁 - l tuo nemico del mio mal non rida: Ricorditi che fece il peccar nostro Prender Dio, per scamparne, Umana carne al tuo virginal chiostro. Vergine, quante lagrime ho già sparte, Quante lusinghe e quanti preghi indarno, Pur per mia pena e per mio grave danno! Da poi ch...
第 21 頁 - Ch' altro che sospirar nulla m' avanza. Veramente siam noi polvere ed ombra; Veramente la voglia è cieca e 'ngorda; Veramente fallace è la speranza. SONETTO XXVH. (254.) S' egli non pensava che a lei, spera ch' or essa volgerà lo sguardo verso di lui. Solcano i miei pensier soavemente Di lor obbietto ragionar insieme: Pietà s' appressa, e del tardar si pente: Forse or parla di noi o spera o teme.
第 3 頁 - Un' altra volta , e mai più non spogliarsi ; Quand' alma e bella farsi Tanto più la vedrem , quanto più vale Sempiterna bellezza che mortale . Più che mai bella e più leggiadra donna Tornami -innanzi, come Là dove più gradir sua vista sente . Quest...
第 100 頁 - Così or quinci, or quindi rimirando Vidi in una fiorita e verde piaggia Gente, che d'amor givan ragionando. Ecco Dante, e Beatrice; ecco Selvaggia; Ecco Cin da Pistoia; Guitton d'Arezzo, Che di non esser primo par, ch'ira aggia.
第 69 頁 - Soccorri all' alma disviata e frale , E '1 suo difetto di tua grazia adempì ; Sicché, s' io vissi in guerra ed in tempesta, Mora in pace ed in porto, e, se la stanza Fu vana, almen sia la partita onesta. A quel poco di viver che m' avanza, Ed al morir degni esser tua man presta ; Tu sai ben che 'n altrui non ho speranza.
第 20 頁 - Gli occhi di ch'io parlai sì caldamente, E le braccia e le mani , ei piedi e '1 viso , Che m'avean sì da me stesso diviso, E fatto giugular dall' altra gente ; Le crespe chiome d'or puro lucente, , E '1 lampeggiar dell...
第 207 頁 - Amor al mio dolor non è conforto; Anzi, quanto più guardo Al sospirar più ardo; Trovandomi partuto Da quei begli occhi ov'io t'ho già veduto. Io t'ho veduto, in que...
第 121 頁 - Poi disse sospirando: Mai diviso Da te non fu '1 mio cor, ne giammai fia : Ma temprai la tua fiamma col mio viso.