Le rime, 第 2 卷M. Prault, 1768 |
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第 2 頁
... Visse quaggiù , d'aver fua conoscenza , Nè d'effer tocco da ' fuoi fanti piedi : . Perchè cofa sì bella Devea ' l Ciel ' adornar di fua presenza . Ma io laflo che fenza > Lei nè vita mortal nè me ftefs ' amo ; સ RIME DEL PETRARCA .
... Visse quaggiù , d'aver fua conoscenza , Nè d'effer tocco da ' fuoi fanti piedi : . Perchè cofa sì bella Devea ' l Ciel ' adornar di fua presenza . Ma io laflo che fenza > Lei nè vita mortal nè me ftefs ' amo ; સ RIME DEL PETRARCA .
第 3 頁
Francesco Petrarca. Lei nè vita mortal nè me ftefs ' amo ; Piangendo la richiamo : Questo m ' avanza di cotanta fpene ; E quefto folo ancor qui mi mantene . Oimè , terra è fatto il suo bel vifo , Che folea far del Cielo , E del ... mortal ...
Francesco Petrarca. Lei nè vita mortal nè me ftefs ' amo ; Piangendo la richiamo : Questo m ' avanza di cotanta fpene ; E quefto folo ancor qui mi mantene . Oimè , terra è fatto il suo bel vifo , Che folea far del Cielo , E del ... mortal ...
第 13 頁
... mortal non fcorza . L'ultimo dì , ch'è primo all ' altra vita ? Che come i miei penfier dietro a lei vanno Così leve , efpedita , e lieta l'alma La fegua , ed io fia fuor di tanto affanno . Ciò che s ' indugia , è proprio per mio danno ...
... mortal non fcorza . L'ultimo dì , ch'è primo all ' altra vita ? Che come i miei penfier dietro a lei vanno Così leve , efpedita , e lieta l'alma La fegua , ed io fia fuor di tanto affanno . Ciò che s ' indugia , è proprio per mio danno ...
第 15 頁
... mortal modo fatti adorni ; Quanto gradifco ch ' i miei trifti giorni A rallegrar di tua vifta confenti : Così incomincio a ritrovar presenti Le tue bellezze a fuo ' ufati foggiorni . Là ' ve cantando andai di te molt anni , Or , come ...
... mortal modo fatti adorni ; Quanto gradifco ch ' i miei trifti giorni A rallegrar di tua vifta confenti : Così incomincio a ritrovar presenti Le tue bellezze a fuo ' ufati foggiorni . Là ' ve cantando andai di te molt anni , Or , come ...
第 21 頁
... mortal , ma morto ; ed ella è diva . I ' alma d'ogni fuo ben spogliata , e priva Amor della fua luce ignudo , e casso Devrian della pietà romper un fasso , Ma non è chi lor duol riconti , o scriva , Che piangon dentro , ov ' ogni ...
... mortal , ma morto ; ed ella è diva . I ' alma d'ogni fuo ben spogliata , e priva Amor della fua luce ignudo , e casso Devrian della pietà romper un fasso , Ma non è chi lor duol riconti , o scriva , Che piangon dentro , ov ' ogni ...
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第 117 頁 - A guisa d' un soave e chiaro lume, Cui nutrimento a poco a poco manca; Tenendo al fin il suo usato costume; Pallida no, ma più che neve bianca Che senza vento in un bel colle fiocchi; Parea posar come persona stanca. Quasi un dolce dormir ne' suoi begli occhi, Sendo lo spirto già da lei diviso, Era quel che morir chiaman gli sciocchi.
第 74 頁 - l tuo nemico del mio mal non rida: Ricorditi che fece il peccar nostro Prender Dio, per scamparne, Umana carne al tuo virginal chiostro. Vergine, quante lagrime ho già sparte, Quante lusinghe e quanti preghi indarno, Pur per mia pena e per mio grave danno! Da poi ch...
第 21 頁 - Ch' altro che sospirar nulla m' avanza. Veramente siam noi polvere ed ombra; Veramente la voglia è cieca e 'ngorda; Veramente fallace è la speranza. SONETTO XXVH. (254.) S' egli non pensava che a lei, spera ch' or essa volgerà lo sguardo verso di lui. Solcano i miei pensier soavemente Di lor obbietto ragionar insieme: Pietà s' appressa, e del tardar si pente: Forse or parla di noi o spera o teme.
第 3 頁 - Un' altra volta , e mai più non spogliarsi ; Quand' alma e bella farsi Tanto più la vedrem , quanto più vale Sempiterna bellezza che mortale . Più che mai bella e più leggiadra donna Tornami -innanzi, come Là dove più gradir sua vista sente . Quest...
第 100 頁 - Così or quinci, or quindi rimirando Vidi in una fiorita e verde piaggia Gente, che d'amor givan ragionando. Ecco Dante, e Beatrice; ecco Selvaggia; Ecco Cin da Pistoia; Guitton d'Arezzo, Che di non esser primo par, ch'ira aggia.
第 69 頁 - Soccorri all' alma disviata e frale , E '1 suo difetto di tua grazia adempì ; Sicché, s' io vissi in guerra ed in tempesta, Mora in pace ed in porto, e, se la stanza Fu vana, almen sia la partita onesta. A quel poco di viver che m' avanza, Ed al morir degni esser tua man presta ; Tu sai ben che 'n altrui non ho speranza.
第 20 頁 - Gli occhi di ch'io parlai sì caldamente, E le braccia e le mani , ei piedi e '1 viso , Che m'avean sì da me stesso diviso, E fatto giugular dall' altra gente ; Le crespe chiome d'or puro lucente, , E '1 lampeggiar dell...
第 207 頁 - Amor al mio dolor non è conforto; Anzi, quanto più guardo Al sospirar più ardo; Trovandomi partuto Da quei begli occhi ov'io t'ho già veduto. Io t'ho veduto, in que...
第 121 頁 - Poi disse sospirando: Mai diviso Da te non fu '1 mio cor, ne giammai fia : Ma temprai la tua fiamma col mio viso.