Le rime, 第 2 卷M. Prault, 1768 |
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第 16 頁
... caro figlio Nè donna accefa al suo sposo diletto Diè con tanti fofpir , con tal fofpetto In dubbio ftato sì fedel configlio ; Come a me quella che ' l mio grave efiglio Mirando dal fuo eterno alto ricetto , Speffo a me torna con l'usato ...
... caro figlio Nè donna accefa al suo sposo diletto Diè con tanti fofpir , con tal fofpetto In dubbio ftato sì fedel configlio ; Come a me quella che ' l mio grave efiglio Mirando dal fuo eterno alto ricetto , Speffo a me torna con l'usato ...
第 19 頁
... caro teforo : Ma io che debbo far del dolce Alloro ?. Che fe'l vo ' riveder , conven ch ' io mora . I ́vostri dipartir non fon sì duri ; Ch ' almen di notte fuol tornar colei Che non ha a fchifo le tue bianche chiome : Le mie notti fa ...
... caro teforo : Ma io che debbo far del dolce Alloro ?. Che fe'l vo ' riveder , conven ch ' io mora . I ́vostri dipartir non fon sì duri ; Ch ' almen di notte fuol tornar colei Che non ha a fchifo le tue bianche chiome : Le mie notti fa ...
第 22 頁
... caro ; Dell ' onefta prigion , del dolce amaro Colpo ch'i ' portai già molt ' anni chiuso . Invide Parche , sì repente il fuso Troncafte ch ' attorcea foave , e chiaro Stame al mio laccio , e quell ' aurato , e raro Strale onde morte ...
... caro ; Dell ' onefta prigion , del dolce amaro Colpo ch'i ' portai già molt ' anni chiuso . Invide Parche , sì repente il fuso Troncafte ch ' attorcea foave , e chiaro Stame al mio laccio , e quell ' aurato , e raro Strale onde morte ...
第 44 頁
... caro , onefto fguardo Dir parea ; Tò di me quel che tu puoi : Che mai più qui non mi vedrai da poi Charai quinci piè moffo a mover tardo . Intelletto veloce più che pardo , Pigro in antiveder i dolor tuoi , Come non vedeftù negli occhi ...
... caro , onefto fguardo Dir parea ; Tò di me quel che tu puoi : Che mai più qui non mi vedrai da poi Charai quinci piè moffo a mover tardo . Intelletto veloce più che pardo , Pigro in antiveder i dolor tuoi , Come non vedeftù negli occhi ...
第 45 頁
... caro nutrimento in che di morfo Diè chi ' l mondo fa nudo ,, e ' l mio cor mefto ; Il dolce acerbo , e'l bel piacer molesto Mi fi fa d'ora in ora : onde ' l cammino Si breve non fornir fpero , e pavento . Nebbia , o polvere al vento ...
... caro nutrimento in che di morfo Diè chi ' l mondo fa nudo ,, e ' l mio cor mefto ; Il dolce acerbo , e'l bel piacer molesto Mi fi fa d'ora in ora : onde ' l cammino Si breve non fornir fpero , e pavento . Nebbia , o polvere al vento ...
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熱門章節
第 117 頁 - A guisa d' un soave e chiaro lume, Cui nutrimento a poco a poco manca; Tenendo al fin il suo usato costume; Pallida no, ma più che neve bianca Che senza vento in un bel colle fiocchi; Parea posar come persona stanca. Quasi un dolce dormir ne' suoi begli occhi, Sendo lo spirto già da lei diviso, Era quel che morir chiaman gli sciocchi.
第 74 頁 - l tuo nemico del mio mal non rida: Ricorditi che fece il peccar nostro Prender Dio, per scamparne, Umana carne al tuo virginal chiostro. Vergine, quante lagrime ho già sparte, Quante lusinghe e quanti preghi indarno, Pur per mia pena e per mio grave danno! Da poi ch...
第 21 頁 - Ch' altro che sospirar nulla m' avanza. Veramente siam noi polvere ed ombra; Veramente la voglia è cieca e 'ngorda; Veramente fallace è la speranza. SONETTO XXVH. (254.) S' egli non pensava che a lei, spera ch' or essa volgerà lo sguardo verso di lui. Solcano i miei pensier soavemente Di lor obbietto ragionar insieme: Pietà s' appressa, e del tardar si pente: Forse or parla di noi o spera o teme.
第 3 頁 - Un' altra volta , e mai più non spogliarsi ; Quand' alma e bella farsi Tanto più la vedrem , quanto più vale Sempiterna bellezza che mortale . Più che mai bella e più leggiadra donna Tornami -innanzi, come Là dove più gradir sua vista sente . Quest...
第 100 頁 - Così or quinci, or quindi rimirando Vidi in una fiorita e verde piaggia Gente, che d'amor givan ragionando. Ecco Dante, e Beatrice; ecco Selvaggia; Ecco Cin da Pistoia; Guitton d'Arezzo, Che di non esser primo par, ch'ira aggia.
第 69 頁 - Soccorri all' alma disviata e frale , E '1 suo difetto di tua grazia adempì ; Sicché, s' io vissi in guerra ed in tempesta, Mora in pace ed in porto, e, se la stanza Fu vana, almen sia la partita onesta. A quel poco di viver che m' avanza, Ed al morir degni esser tua man presta ; Tu sai ben che 'n altrui non ho speranza.
第 20 頁 - Gli occhi di ch'io parlai sì caldamente, E le braccia e le mani , ei piedi e '1 viso , Che m'avean sì da me stesso diviso, E fatto giugular dall' altra gente ; Le crespe chiome d'or puro lucente, , E '1 lampeggiar dell...
第 207 頁 - Amor al mio dolor non è conforto; Anzi, quanto più guardo Al sospirar più ardo; Trovandomi partuto Da quei begli occhi ov'io t'ho già veduto. Io t'ho veduto, in que...
第 121 頁 - Poi disse sospirando: Mai diviso Da te non fu '1 mio cor, ne giammai fia : Ma temprai la tua fiamma col mio viso.