I quattro poeti italiani [Dante, Petrarca, Ariosto, Tasso.]Sansoni, 1886 - 695 頁 |
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... prese suspizione gran- dissima ; intantochè presero l'armi , e fornironsi d'amistà , e andarono a ' Priori , aggravando la ragunata fatta , e l'avere con privato consiglio presa deliberazione dello stato della città ; e tutto esser ...
... prese suspizione gran- dissima ; intantochè presero l'armi , e fornironsi d'amistà , e andarono a ' Priori , aggravando la ragunata fatta , e l'avere con privato consiglio presa deliberazione dello stato della città ; e tutto esser ...
第 4 頁
... prese al cor quando lo intesi , Perocchè gente di molto valore Conobbi , che in quel limbo eran sospesi . Dimmi , Maestro mio , dimmi , Signore , Comincia'io , per voler esser certo Di quella fede che vince ogni errore : Uscinne mai ...
... prese al cor quando lo intesi , Perocchè gente di molto valore Conobbi , che in quel limbo eran sospesi . Dimmi , Maestro mio , dimmi , Signore , Comincia'io , per voler esser certo Di quella fede che vince ogni errore : Uscinne mai ...
第 6 頁
... Prese costui della bella persona Che mi fu tolta , e il modo ancor m'offende . Amor , che a nullo amato amar perdona , Mi prese del costui piacer si forte , Che , come vedi , ancor non mi abbandona . Amor condusse noi ad una morte ...
... Prese costui della bella persona Che mi fu tolta , e il modo ancor m'offende . Amor , che a nullo amato amar perdona , Mi prese del costui piacer si forte , Che , come vedi , ancor non mi abbandona . Amor condusse noi ad una morte ...
第 7 頁
... Prese la terra , e con piene le pugna La gitto dentro alle bramose canne . Qual è quel cane che abbaiando agugna , E si racqueta poi che il pasto morde , Che solo a divorarlo intende e pugna ; Cotai si fecer quelle facce lorde Dello ...
... Prese la terra , e con piene le pugna La gitto dentro alle bramose canne . Qual è quel cane che abbaiando agugna , E si racqueta poi che il pasto morde , Che solo a divorarlo intende e pugna ; Cotai si fecer quelle facce lorde Dello ...
第 15 頁
... prese la folgore acuta , Onde l'ultimo di percosso fui ; O s'egli stanchi gli altri a muta a muta In Mongibello alla fucina negra , Gridando : Buon Vulcano , aiuta aiuta ; Si com'ei fece alla pugna di Flegra , E me saetti di tutta sua ...
... prese la folgore acuta , Onde l'ultimo di percosso fui ; O s'egli stanchi gli altri a muta a muta In Mongibello alla fucina negra , Gridando : Buon Vulcano , aiuta aiuta ; Si com'ei fece alla pugna di Flegra , E me saetti di tutta sua ...
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Agramante Alcina alcun alfin Amor anco appresso arme Astolfo avea avean avrian bella Biserta Bradamante Brandimarte buon CANTO cavalier cavallo cerchio ch'a ch'al ch'avea ch'è ch'ella ch'era ch'in ch'io Chè ciel Circasso cortese crudel d'ogni destrier dice dicea disio dolce donna donzella Duca ebbon facea fece fera fiero figliuol Frontino fuggir gente giocondo giorno gran grido Grifon guerrier indi innanzi l'arme l'uno e l'altro lascia lasso leva lieto loco lume lungo Malagigi Marfisa mille mondo morir morte mostra Norandino notte occhi omai onor Orlando Paladin parea passi pensier petto pianto piè piglia poco ponno porta Poscia potea pria quivi ragion Rinaldo rispose Rodomonte Ruggier s'io Saracin scudo seco sente signor solea SONETTO sospiri spada spirto Tartaro tenea terra tolto torna tosto trova vede veder veggio venir venne vidi viso voglia volse vuol Zerbin
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第 96 頁 - O della propria o dell' altrui vergogna Pur sentirà la tua parola brusca; Ma nondimen, rimossa ogni menzogna, Tutta tua vision fa manifesta, E lascia pur grattar dov' è la rogna : Che se la voce tua sarà molesta Nel primo gusto, vital nutrimento Lascerà poi quando sarà digesta. Questo tuo grido farà come vento Che le più alte cime più percuote: E ciò non fa d
第 81 頁 - Poi che deposto il pianto e la paura pur al bel volto era ciascuna intenta; per desperazion fatta sicura, non come fiamma che per forza è spenta, ma che per se medesma si consume, se n'andò in pace l'anima contenta, a guisa d'un soave e chiaro lume cui nutrimento a poco a poco manca, tenendo al fine il suo caro costume. Pallida no ma più che neve bianca che senza venti in un bel colle fiocchi, parea posar come persona stanca: quasi un dolce dormir ne...
第 59 頁 - ... distorta, con le man monche, e di colore scialba. lo la mirava: e come il sol conforta le fredde membra che la notte aggrava, cosi lo sguardo mio le facea scorta la lingua, e poscia tutta la drizzava in poco d'ora, e lo smarrito volto, come amor vuol, cosi le colorava.
第 170 頁 - Ben mi si potria dir: — Frate, tu vai l'altrui mostrando, e non vedi il tuo fallo. Io vi rispondo che comprendo assai, or che di mente ho lucido intervallo; et ho gran cura (e spero farlo ormai) di riposarmi e d'uscir fuor di ballo: ma tosto far, come vorrei, noi posso; che '1 male è penetrato infin all'osso.
第 77 頁 - Surge a* mortali per diverse foci La lucerna del mondo; ma da quella, Che quattro cerchi giugne con tre croci, Con miglior corso e con migliore stella Esce congiunta, e la mondana cera Più a suo modo tempera e suggella. Fatto avea di là mane e di qua sera Tal foce quasi; e tutto era là bianco Quello emisperio, e l'altra parte nera, Quando Beatrice in sul sinistro fianco Vidi rivolta, e riguardar nel Sole: Aquila sì non gli s'affisse unquanco.
第 238 頁 - S'avea lo scudo e dipoi l'elmo tratto; Quando una cuffia d'oro, in che celarsi Solcano i capei lunghi e star di piatto, Uscì con l'elmo; onde caderon sparsi Giù per le spalle, e la scopriro a un tratto; E la feron conoscer per donzella, Non men che fiera in arme, in viso bella.
第 62 頁 - Soccorri all' alma disviata e frale , E '1 suo difetto di tua grazia adempì ; Sicché, s' io vissi in guerra ed in tempesta, Mora in pace ed in porto, e, se la stanza Fu vana, almen sia la partita onesta. A quel poco di viver che m' avanza, Ed al morir degni esser tua man presta ; Tu sai ben che 'n altrui non ho speranza.
第 34 頁 - Ma io senti' sonare un alto corno , Tanto ch'avrebbe ogni tuon fatto fioco, Che contra se la sua via seguitando Dirizzò gli occhi miei tutti ad un loco. Dopo la dolorosa rotta, quando Carlo Magno perde la santa gesta, Non sonò sì terribilmente Orlando.
第 26 頁 - ... a cui la roba manca, si leva e guarda e vede la campagna biancheggiar tutta, ond'ei si batte l'anca, ritorna in casa, e qua e là si lagna, come '1 tapin che non sa che si faccia; poi riede, e la speranza ringavagna, veggendo il mondo aver cangiata faccia in poco d'ora; e prende suo vincastro, e fuor le pecorelle a pascer caccia.
第 83 頁 - Per lo regno mortal ch' a lui soggiace, Diventa in apparenza poco e scuro, Se in mano al terzo Cesare si mira Con occhio chiaro e con affetto puro ; Che la viva giustizia che mi spira, Li concedette in mano a quel ch...