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COMMENTO

ALLA DIVINA COMMEDIA

D'ANONIMO FIORENTINO

DEL SECOLO XIV

ORA PER LA PRIMA VOLTA

STAMPATO A CURA

DI PIETRO FANFANI

Tomo I.

BOLOGNA

PRESSO GAETANO ROMAGNOLI

1866.

Dn 127.96(1)

HARVARD
UNIVERSITY
LIBRARY

DEC 4 1961

TIPI FAVA E GARAGNANI

.AI LETTORI.

Il presente Commento anonimo è conosciuto e desiderato da molto tempo in qua, non solamente dagli studiosi della Divina Commedia, ma da' letterati in generale, così per le notizie più tosto larghe datene dal De Batines nella Bibliografia dantesca, come per il saggio che io stesso ne stampai nella Etruria: e però mi è sembrata opera degna di esser data fuori in questa nostra Collezione; e però mi conforto che gli amatori del buono, del bello e dell' utile in opera di lettere me ne abbiano a volere tanto o quanto di bene. Non mi metto qui a celebrare tal Commento per il migliore de' conosciuti sin qui, al modo di parecchi editori, i quali, pari a' fratacchioni panegiristi, il loro santo, sia pure de' patellarii, celebrano per il più gran barone di paradiso: dico solo che allo studio della Divina Commedia esso è di efficacissimo ajuto: che di massimo conto è rispetto alla storia, specialmente per la parte biografica de' personaggi contemporanei a Dante, da lui o puniti o beatificati nel suo Poema, di molti de' quali, o

non si avevano notizie, o si avevano false e mal certe: dico per ultimo esser cosa d'oro in oro circa alla lingua,. tutta quanta toscanamente pura, semplice, e schietta come uno specchio. Le molte e gelose cure spese da me, e le difficoltà senza numero dovute vincere, affine di ridurre il testo presente ad una lezione fedele e corretta: il minuto ragguaglio de' codici; con le altre cose formali ad una prefazione, mi bisogna serbarle da ultimo, perciocchè non so ancora quante altre delle nuove intopperonne per via, nè quanta altra materia da prefazione potrà fornirmi il rimanente lavoro. In fine poi del terzo volume, che, per la maggior brevità del Commento, riuscirebbe assai più sottile degli altri due, porrò anche lo spoglio delle più belle voci e maniere di tutta l'opera; e porrò quivi altresì tutte quante le osservazioni da me fatte già tempo sopra le tre cantiche, benchè in alcuna nota abbia detto che le avrei recate in fine di ciascuna cantica.

Accolga intanto il benigno lettore questo primo tomo con lieta fronte: e se pur volesse che io, almeno de' codici, gli toccassi alcun motto, sappia ch' e' sono quegli descritti dal De Batines nella Bibliografia dantesca, e da me nella Etruria, anno I, pag. 28; tenendo per altro come testo unico da meno diffidarne il codice riccardiano. Il testo poi della Divina Commedia è secondo la lezione dell' anonimo Commentatore.

PIETRO FANFANI.

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