Raccolta di lirici italiani dall' origine della lingua sino al secolo XVIIIRobustiano Gironi Società tipografica de classici italiani, 1808 - 294 頁 |
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第 xxviii 頁
... ninfe lagrimose , Che ti chiaman con voci alte e dogliose . Vedi nel suo bel monte Squarciarsi i bianchi velli Salerno antico , e la sua crespa fronte , E i suoi schietti arbuscelli Spogliar de verdi lor vaghi capelli . Poscia col duolo ...
... ninfe lagrimose , Che ti chiaman con voci alte e dogliose . Vedi nel suo bel monte Squarciarsi i bianchi velli Salerno antico , e la sua crespa fronte , E i suoi schietti arbuscelli Spogliar de verdi lor vaghi capelli . Poscia col duolo ...
第 28 頁
... Ninfe , in più felici amori : Tal fra soavi odori , Dolce cantando all ' ombra , Tra Dafni e Melibeo , Siede il nostro Androgeo , E di rara dolcezza il Cielo ingombra , Temprando gli elementi Col suon de novi inusitati accenti . Quale ...
... Ninfe , in più felici amori : Tal fra soavi odori , Dolce cantando all ' ombra , Tra Dafni e Melibeo , Siede il nostro Androgeo , E di rara dolcezza il Cielo ingombra , Temprando gli elementi Col suon de novi inusitati accenti . Quale ...
第 63 頁
... Ninfe , a cui l'alte rive il Tebro infiora . Pianse , a l'aure vitali uscendo fuora ; Il lieto suo destin tanto gli spiacque : Ma di fortuna accolto in grembo tacque , Or co i Regi ed Eroi scherza e dimora . Dite , o canori Cigni , il ...
... Ninfe , a cui l'alte rive il Tebro infiora . Pianse , a l'aure vitali uscendo fuora ; Il lieto suo destin tanto gli spiacque : Ma di fortuna accolto in grembo tacque , Or co i Regi ed Eroi scherza e dimora . Dite , o canori Cigni , il ...
第 65 頁
... sette Colli insieme , Colle ruine al Ciel strider s'udiro . Le Muse si partiro , Quinci e quindi disperse Da le sacrate linfe ; E lagrimâr le Ninfe : Raccolta di Lirici . པ་ E sanguinosa nube il Sol coperse : E dier tristi 65.
... sette Colli insieme , Colle ruine al Ciel strider s'udiro . Le Muse si partiro , Quinci e quindi disperse Da le sacrate linfe ; E lagrimâr le Ninfe : Raccolta di Lirici . པ་ E sanguinosa nube il Sol coperse : E dier tristi 65.
第 91 頁
... Ninfe , i bei piè , ch'oltra ir non ponno , Si stanche , ed arse al corso , ed al Sol siete . Darà ristoro alla stanchezza il sonno , Verde ombra , ed aura refrigerio al caldo ; E le vive acque spegneran la sete . SONETT O. Valli ...
... Ninfe , i bei piè , ch'oltra ir non ponno , Si stanche , ed arse al corso , ed al Sol siete . Darà ristoro alla stanchezza il sonno , Verde ombra , ed aura refrigerio al caldo ; E le vive acque spegneran la sete . SONETT O. Valli ...
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adorno allor alma altrui Amor anco antichi apriche arda aveste bella BENEDETTO MENZINI Bernardo Cappello Bernardo Tasso canto CANZONE celeste cetra ch'a ch'io Chè che'l chioma Ciel colle costei crin d'Amore d'ogni desio diletto dolce Donna duol Ecco età eterno fato Faustina Maratti Febo fero figlio fior FRANCESCO MARIA MOLZA gentil giorno gloria gran Indi intorno invitto Ippocrene l'ali l'alma l'alta l'onda lasso leggiadra lieta lirica poesia lode LUIGI TANSILLO lume mente mille mira mondo morte Muse Nacque Nettuno Ninfe occhi ognor omai onor opre Pastor pensier petto piè Pindo plettro poesia poeti pregio pria Quinci Raccolta di Lirici regno Reina rime riva sacro sangue scrisse sdegno secolo sereno Signor SONETTO sovra speme spirto splendor stelle suon superbe talor Tebro terra Trace veggio vide VINCENZO DA FILICAJA vinto virtù virtute volgo
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第 13 頁 - 1 terren ch'i' toccai pria? non è questo il mio nido, ove nudrito fui sì dolcemente? non è questa la patria in ch'io mi fido, madre benigna e pia, che copre l'un e l'altro mio parente?
第 118 頁 - Va prigionier fra le tenaci fasce. Fanciullo poi, che non più latte il pasce, Sotto rigida sferza i giorni mena: Indi in età più ferma e più serena Tra fortuna ed amor more e rinasce.
第 14 頁 - Voi siete or qui, pensate a la partita: che l'alma ignuda e sola conven ch'arrive a quel dubbioso calle. Al passar questa valle piacciavi porre giù l'odio e lo sdegno, venti contrari...
第 2 頁 - Tanto gentile e tanto one'sta pare La donna mia, quand'ella altrui saluta, Ch'ogni lingua divien tremando muta, E gli occhi non ardiscon di guardare. Ella sen va, sentendosi laudare, Benignamente d'umiltà vestuta; E par che sia una cosa venuta Di cielo in terra a miracol mostrare. Mostrasi sì piacente a chi la mira, Che dà per gli occhi una dolcezza al core, Che intender non la può chi non la prova. E par che della sua labbia si muova Uno spirto soave e pien d'amore , Che va dicendo all
第 8 頁 - 1 terzo cerchio serra, La rividi più bella e meno altera. Per man mi prese e disse: in questa spera Sarai ancor meco, se '1 desir non erra: I' son colei che ti die, tanta guerra, E compie
第 8 頁 - Levommi il mio penser in parte ov'era quella ch'io cerco e non ritrovo in terra: ivi, fra lor che '1 terzo cerchio serra, la rividi più bella e meno altera. Per man mi prese e disse : - In questa spera sarai ancor meco, se '1 desir non erra: i' so' colei che ti die tanta guerra e compie
第 11 頁 - 1 Po, dove doglioso e grave or seggio. Rettor del ciel, io cheggio Che la pietà che ti condusse in terra , Ti volga al tuo diletto almo paese: Vedi, Signor cortese, Di che lievi cagion che crudel guerra; E i cor, che 'ndura e serra Marte superbo e fero, Apri tu, Padre, e 'ntenerisci e snoda; Ivi fa che '1 tuo vero ( Qual io mi sia ) per la mia lingua s
第 169 頁 - Dono infelice di bellezza, ond' hai Funesta dote d' infiniti guai, Che in fronte scritti per gran doglia porte ; Deh, fossi tu men bella, o almen più forte, Onde assai più ti paventasse, o assai T...
第 10 頁 - Da be' rami scendea, (Dolce ne la memoria) Una pioggia di fior sovra '1 suo grembo; Et ella si sedea Umile in tanta gloria, Coverta già de l'amoroso nembo.
第 8 頁 - Vedrà, s'arriva a tempo, ogni virtute, Ogni bellezza, ogni real costume Giunti in un corpo con mirabil tempre. Allor dirà che mie rime son mute, L'ingegno offeso dal soverchio lume: Ma se più tarda, avrà da pianger sempre. SONETTO CXCI. - 211. Pensando a quel dì in cui lasciolla « trista, teme della salute di lei. Qual paura ho quando mi torna a mente Quel giorno eh