Rime di Francesco Petrarca...Presso Tommaso Masi e comp., ̊, 1815 |
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第 9 頁
... stanco del mondo , e cagionevole di salute sì per la vec- chiezza , come per la poco buona co- stituzione del corpo , si ritirò in Pado- va presso Francesco il vecchio da Car- rara Signor di essa , dal quale ottenne un Canonicato , e un ...
... stanco del mondo , e cagionevole di salute sì per la vec- chiezza , come per la poco buona co- stituzione del corpo , si ritirò in Pado- va presso Francesco il vecchio da Car- rara Signor di essa , dal quale ottenne un Canonicato , e un ...
第 35 頁
Francesco Petrarca. SONETTO XIL Io mi rivolgo indietro a ciascun passo corpo stanco , Col ch'a gran pena porto ; E prendo allor del vostr'aere conforto , Che ' l fa gir ' oltra , dicendo : Oimè lasso . Poi ripensando al dolce ben , ch'io ...
Francesco Petrarca. SONETTO XIL Io mi rivolgo indietro a ciascun passo corpo stanco , Col ch'a gran pena porto ; E prendo allor del vostr'aere conforto , Che ' l fa gir ' oltra , dicendo : Oimè lasso . Poi ripensando al dolce ben , ch'io ...
第 36 頁
... stanco : E viene a Roma , seguendo ' I desio , Per mirar la sembianza di colui , Ch ' ancor lassù nel Ciel vedere spera : Così , lasso , talor vo cercand'io , Donna , quant'è possibile , in altrui La desiata vostra forma vera . 1 ...
... stanco : E viene a Roma , seguendo ' I desio , Per mirar la sembianza di colui , Ch ' ancor lassù nel Ciel vedere spera : Così , lasso , talor vo cercand'io , Donna , quant'è possibile , in altrui La desiata vostra forma vera . 1 ...
第 48 頁
... stanco sopra l'erba un giorno . Ivi accusando il fuggitivo raggio , Alle lagrime triste allargai ' l freno , E lasciaile cader , come a lor parve : Nè giammai neve sotto al Sol disparve , Com ' io senti ' me tutto venir meno , E farmi ...
... stanco sopra l'erba un giorno . Ivi accusando il fuggitivo raggio , Alle lagrime triste allargai ' l freno , E lasciaile cader , come a lor parve : Nè giammai neve sotto al Sol disparve , Com ' io senti ' me tutto venir meno , E farmi ...
第 62 頁
... stanco Chi più degna la mano a scriver porse . Qual cella è di memoria , in cui s'accoglia Quanta vede virtù , quanta beltade , Chi gli occhi mira d'ogni valor segno , Dolce del mio cor chiave ? Quanto ' l Sol gira , Amor più caro pegno ...
... stanco Chi più degna la mano a scriver porse . Qual cella è di memoria , in cui s'accoglia Quanta vede virtù , quanta beltade , Chi gli occhi mira d'ogni valor segno , Dolce del mio cor chiave ? Quanto ' l Sol gira , Amor più caro pegno ...
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第 165 頁 - A guisa d'un soave e chiaro lume Cui nutrimento a poco a poco manca, Tenendo al fin il suo usato costume. Pallida no, ma più che neve bianca, Che senza vento in un bel colle fiocchi, Parea posar come persona stanca. Quasi un dolce dormir ne' suoi begli occhi , Essendo '1 spirto già da lei diviso, Era quel che morir chiaman gli sciocchi.
第 31 頁 - Poco mancò ch'io non rimasi in cielo. 87 xxvi rEFIRO torna, e '1 bel tempo rimena, ' E i fiori e l'erbe, sua dolce famiglia, E garrir Progne e pianger Filomena, E primavera candida e vermiglia. Ridono i prati, e '1...
第 32 頁 - Quel rosignuol, che sì soave piagne forse suoi figli, o sua cara consorte, di dolcezza empie il cielo e le campagne con tante note sì pietose e scorte, e tutta notte par che m'accompagne, e mi rammente la mia dura sorte: ch'altri che me non ho di ch' i' mi lagne, ché 'n dee non credev'io regnasse Morte. O che lieve é inganar chi s'assecura! Que' duo bei lumi assai più che '1 sol chiari chi pensò mai veder far terra oscura?
第 162 頁 - Ma chi non ve la pone ? ) e s' ei si trova Alla fine ingannato, è bea ragione. O ciechi, il tanto affaticar che giova? Tutti tornate alla gran madre antica; E '1 nome vostro appena si ritrova.
第 23 頁 - 1 terzo cerchio serra La rividi più bella e meno altera. Per man mi prese e disse : In questa spera Sarai ancor meco, se '1 desir non erra. I* son colei che ti die' tanta guerra E compie
第 166 頁 - A guisa d' un soave e chiaro lume, Cui nutrimento a poco a poco manca; Tenendo al fin il suo usato costume; Pallida no, ma più che neve bianca Che senza vento in un bel colle fiocchi; Parea posar come persona stanca. Quasi un dolce dormir ne' suoi begli occhi, Sendo lo spirto già da lei diviso, Era quel che morir chiaman gli sciocchi.
第 108 頁 - I* mi ritrovo, sol, senza governo, Ed ho già da vicin l'ultime strida. Ma pur in te l'anima mia si fida; Peccatrice, i' noi nego, Vergine ; ma ti prego Che '1 tuo nemico del mio mal non rida : Ricorditi che fece il peccar nostro Prender Dio per scamparne, Umana carne al tuo virginal chiostro. Vergine, quante lagrime ho già sparte, Quante lusinghe e quanti preghi indarno. i Pur per mia pena e per mio grave danno ! Da poi ch'i...
第 150 頁 - Armate eran con lei tutte le sue - .; Chiare virtuti ; o gloriosa schiera ! E teneansi per mano a due a due . Onestate e vergogna alla front...
第 xvii 頁 - L'invisibil sua forma è in paradiso Disciolta di quel velo Che qui fece ombra al fior degli anni suoi , Per rivestirsen poi Un...
第 xxvii 頁 - La vita fugge e non s' arresta un' ora; E la morte vien dietro a gran giornate; E le cose presenti e le passate Mi danno guerra, e le future ancora; E '1 rimembrar e 1' aspettar m' accora Or quinci or quindi sì, che 'n veritate, Se non eh' i' ho di me stesso pietate, I' sarei già di questi pensier fora.