Rime di Francesco Petrarca...Presso Tommaso Masi e comp., ̊, 1815 |
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第 3 頁
... lungo tem- po , e vi fosse costretto dal padre , egli non vi fe'gran progresso , non già per mancanza di talento , ma per non sa- pervi accomodare il suo genio troppo inclinato alla poesia , alla eloquenza , alla storia , ed alla morale ...
... lungo tem- po , e vi fosse costretto dal padre , egli non vi fe'gran progresso , non già per mancanza di talento , ma per non sa- pervi accomodare il suo genio troppo inclinato alla poesia , alla eloquenza , alla storia , ed alla morale ...
第 19 頁
... Lungo all'ondoso Taro , onde nell'oro ( 1 ) Spiega i celesti Gigli il mio gran Duce , Amor m'addusse al nido , ove riluce La Tosca alma dignissima d'alloro . L'alma a noi scesa dal più dolce coro Qui degnò d'abitare . Ecco la luce , Che ...
... Lungo all'ondoso Taro , onde nell'oro ( 1 ) Spiega i celesti Gigli il mio gran Duce , Amor m'addusse al nido , ove riluce La Tosca alma dignissima d'alloro . L'alma a noi scesa dal più dolce coro Qui degnò d'abitare . Ecco la luce , Che ...
第 34 頁
... minor virtute . Però dolenti , anzi che sien venute L'ore del pianto , che son già vicine , Prendete or ' alla fine Breve conforto a sì lungo martire . SONETTO XIL Io mi rivolgo indietro a ciascun passo corpo 34 FRIMA.
... minor virtute . Però dolenti , anzi che sien venute L'ore del pianto , che son già vicine , Prendete or ' alla fine Breve conforto a sì lungo martire . SONETTO XIL Io mi rivolgo indietro a ciascun passo corpo 34 FRIMA.
第 35 頁
... lungo , ed al mio viver corto ; Fermo le piante sbigottito , e smorto , E gli occhi in terra lagrimando abbasso , Talor m'assale in mezzo a ' tristi pianti Un dubbio , come posson queste membra Dallo spirito lor viver lontane : Ma ...
... lungo , ed al mio viver corto ; Fermo le piante sbigottito , e smorto , E gli occhi in terra lagrimando abbasso , Talor m'assale in mezzo a ' tristi pianti Un dubbio , come posson queste membra Dallo spirito lor viver lontane : Ma ...
第 46 頁
... lungo l'amate rive andai ; Che volendo parlar cantava sempre , Mercè chiamando con estrania voce : Nè mai in si dolci , o in sì soavi tempre , Risonar seppi gli amorosi guai ; Che ' l cor s umiliasse aspro , e feroce . Qual fu a sentir ...
... lungo l'amate rive andai ; Che volendo parlar cantava sempre , Mercè chiamando con estrania voce : Nè mai in si dolci , o in sì soavi tempre , Risonar seppi gli amorosi guai ; Che ' l cor s umiliasse aspro , e feroce . Qual fu a sentir ...
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第 165 頁 - A guisa d'un soave e chiaro lume Cui nutrimento a poco a poco manca, Tenendo al fin il suo usato costume. Pallida no, ma più che neve bianca, Che senza vento in un bel colle fiocchi, Parea posar come persona stanca. Quasi un dolce dormir ne' suoi begli occhi , Essendo '1 spirto già da lei diviso, Era quel che morir chiaman gli sciocchi.
第 31 頁 - Poco mancò ch'io non rimasi in cielo. 87 xxvi rEFIRO torna, e '1 bel tempo rimena, ' E i fiori e l'erbe, sua dolce famiglia, E garrir Progne e pianger Filomena, E primavera candida e vermiglia. Ridono i prati, e '1...
第 32 頁 - Quel rosignuol, che sì soave piagne forse suoi figli, o sua cara consorte, di dolcezza empie il cielo e le campagne con tante note sì pietose e scorte, e tutta notte par che m'accompagne, e mi rammente la mia dura sorte: ch'altri che me non ho di ch' i' mi lagne, ché 'n dee non credev'io regnasse Morte. O che lieve é inganar chi s'assecura! Que' duo bei lumi assai più che '1 sol chiari chi pensò mai veder far terra oscura?
第 162 頁 - Ma chi non ve la pone ? ) e s' ei si trova Alla fine ingannato, è bea ragione. O ciechi, il tanto affaticar che giova? Tutti tornate alla gran madre antica; E '1 nome vostro appena si ritrova.
第 23 頁 - 1 terzo cerchio serra La rividi più bella e meno altera. Per man mi prese e disse : In questa spera Sarai ancor meco, se '1 desir non erra. I* son colei che ti die' tanta guerra E compie
第 166 頁 - A guisa d' un soave e chiaro lume, Cui nutrimento a poco a poco manca; Tenendo al fin il suo usato costume; Pallida no, ma più che neve bianca Che senza vento in un bel colle fiocchi; Parea posar come persona stanca. Quasi un dolce dormir ne' suoi begli occhi, Sendo lo spirto già da lei diviso, Era quel che morir chiaman gli sciocchi.
第 108 頁 - I* mi ritrovo, sol, senza governo, Ed ho già da vicin l'ultime strida. Ma pur in te l'anima mia si fida; Peccatrice, i' noi nego, Vergine ; ma ti prego Che '1 tuo nemico del mio mal non rida : Ricorditi che fece il peccar nostro Prender Dio per scamparne, Umana carne al tuo virginal chiostro. Vergine, quante lagrime ho già sparte, Quante lusinghe e quanti preghi indarno. i Pur per mia pena e per mio grave danno ! Da poi ch'i...
第 150 頁 - Armate eran con lei tutte le sue - .; Chiare virtuti ; o gloriosa schiera ! E teneansi per mano a due a due . Onestate e vergogna alla front...
第 xvii 頁 - L'invisibil sua forma è in paradiso Disciolta di quel velo Che qui fece ombra al fior degli anni suoi , Per rivestirsen poi Un...
第 xxvii 頁 - La vita fugge e non s' arresta un' ora; E la morte vien dietro a gran giornate; E le cose presenti e le passate Mi danno guerra, e le future ancora; E '1 rimembrar e 1' aspettar m' accora Or quinci or quindi sì, che 'n veritate, Se non eh' i' ho di me stesso pietate, I' sarei già di questi pensier fora.