Rime di Francesco Petrarca...Presso Tommaso Masi e comp., ̊, 1815 |
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第 48 頁
... degno : E questa speme m ' avea fatto ardito . Ma talor'umiltà spegne disdegno ; Talor l'enfiamma : e ciò sepp'io dapoi Lunga stagion di tenebre vestito : Ch'a quei preghi il mio lume era sparito . Ed io non ritrova ndointorno intorno ...
... degno : E questa speme m ' avea fatto ardito . Ma talor'umiltà spegne disdegno ; Talor l'enfiamma : e ciò sepp'io dapoi Lunga stagion di tenebre vestito : Ch'a quei preghi il mio lume era sparito . Ed io non ritrova ndointorno intorno ...
第 56 頁
... , e d'arme , e delle gonne All'alta impresa caritate sprona . Deh qual ' amor si licito , o sì degno ; Qua ' figli mai , quai donne Furon materia a sì giusto disdegno ? Una parte del Mondo è , che si giace Mai 56 PRIMÁ.
... , e d'arme , e delle gonne All'alta impresa caritate sprona . Deh qual ' amor si licito , o sì degno ; Qua ' figli mai , quai donne Furon materia a sì giusto disdegno ? Una parte del Mondo è , che si giace Mai 56 PRIMÁ.
第 61 頁
... degno , Che le sue piaghe lave . Da me son fatti i miei pensier diversi : Tal già , qual ' io mi stanco , L'amată spada in se stessa contorse Nè quella prego , che però mi scioglia : Che men son dritte al Ciel tutt'altre strade ; E non ...
... degno , Che le sue piaghe lave . Da me son fatti i miei pensier diversi : Tal già , qual ' io mi stanco , L'amată spada in se stessa contorse Nè quella prego , che però mi scioglia : Che men son dritte al Ciel tutt'altre strade ; E non ...
第 83 頁
... degno , ove voi sola siete . Ma s'io v'era con saldi chiovi fisso , 1 Non devea specchio farvi per mio danno , A voi stessa piacendo , aspra , e superba . Certo , se vi rimembra di Narcisso ; Questo , e quel corso ad un termino vanno ...
... degno , ove voi sola siete . Ma s'io v'era con saldi chiovi fisso , 1 Non devea specchio farvi per mio danno , A voi stessa piacendo , aspra , e superba . Certo , se vi rimembra di Narcisso ; Questo , e quel corso ad un termino vanno ...
第 106 頁
... giogo , Che sopra i più soggetti è più feroce , Miserere del mio non degno affanno : Riduci i pensier vaghi a miglior luogo : Rammenta lor , com ' oggi fosti in Croce . BALLATA Ꮴ . V. olgendo gli occhi al mio novo 106 PRIMA.
... giogo , Che sopra i più soggetti è più feroce , Miserere del mio non degno affanno : Riduci i pensier vaghi a miglior luogo : Rammenta lor , com ' oggi fosti in Croce . BALLATA Ꮴ . V. olgendo gli occhi al mio novo 106 PRIMA.
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第 165 頁 - A guisa d'un soave e chiaro lume Cui nutrimento a poco a poco manca, Tenendo al fin il suo usato costume. Pallida no, ma più che neve bianca, Che senza vento in un bel colle fiocchi, Parea posar come persona stanca. Quasi un dolce dormir ne' suoi begli occhi , Essendo '1 spirto già da lei diviso, Era quel che morir chiaman gli sciocchi.
第 31 頁 - Poco mancò ch'io non rimasi in cielo. 87 xxvi rEFIRO torna, e '1 bel tempo rimena, ' E i fiori e l'erbe, sua dolce famiglia, E garrir Progne e pianger Filomena, E primavera candida e vermiglia. Ridono i prati, e '1...
第 32 頁 - Quel rosignuol, che sì soave piagne forse suoi figli, o sua cara consorte, di dolcezza empie il cielo e le campagne con tante note sì pietose e scorte, e tutta notte par che m'accompagne, e mi rammente la mia dura sorte: ch'altri che me non ho di ch' i' mi lagne, ché 'n dee non credev'io regnasse Morte. O che lieve é inganar chi s'assecura! Que' duo bei lumi assai più che '1 sol chiari chi pensò mai veder far terra oscura?
第 162 頁 - Ma chi non ve la pone ? ) e s' ei si trova Alla fine ingannato, è bea ragione. O ciechi, il tanto affaticar che giova? Tutti tornate alla gran madre antica; E '1 nome vostro appena si ritrova.
第 23 頁 - 1 terzo cerchio serra La rividi più bella e meno altera. Per man mi prese e disse : In questa spera Sarai ancor meco, se '1 desir non erra. I* son colei che ti die' tanta guerra E compie
第 166 頁 - A guisa d' un soave e chiaro lume, Cui nutrimento a poco a poco manca; Tenendo al fin il suo usato costume; Pallida no, ma più che neve bianca Che senza vento in un bel colle fiocchi; Parea posar come persona stanca. Quasi un dolce dormir ne' suoi begli occhi, Sendo lo spirto già da lei diviso, Era quel che morir chiaman gli sciocchi.
第 108 頁 - I* mi ritrovo, sol, senza governo, Ed ho già da vicin l'ultime strida. Ma pur in te l'anima mia si fida; Peccatrice, i' noi nego, Vergine ; ma ti prego Che '1 tuo nemico del mio mal non rida : Ricorditi che fece il peccar nostro Prender Dio per scamparne, Umana carne al tuo virginal chiostro. Vergine, quante lagrime ho già sparte, Quante lusinghe e quanti preghi indarno. i Pur per mia pena e per mio grave danno ! Da poi ch'i...
第 150 頁 - Armate eran con lei tutte le sue - .; Chiare virtuti ; o gloriosa schiera ! E teneansi per mano a due a due . Onestate e vergogna alla front...
第 xvii 頁 - L'invisibil sua forma è in paradiso Disciolta di quel velo Che qui fece ombra al fior degli anni suoi , Per rivestirsen poi Un...
第 xxvii 頁 - La vita fugge e non s' arresta un' ora; E la morte vien dietro a gran giornate; E le cose presenti e le passate Mi danno guerra, e le future ancora; E '1 rimembrar e 1' aspettar m' accora Or quinci or quindi sì, che 'n veritate, Se non eh' i' ho di me stesso pietate, I' sarei già di questi pensier fora.