Appena ppena fu da noi concepito il disegno di nuovamente stampare le Rime immortali di FRANCESCO PETRARCA, noi ci augurammo la fortuna di poter dedicare a VOSTRA ECCELLENZA questa edizione. Nè ad altri potevamo più degnamente consecrarla che all' E. V. la quale alla più estesa cognizione di quelle Opere grandi che onorano la nostra patria comune, ed al genio particolare per i migliori Scrittori di nostra favella, aggiunge una illimitata protezione per tutti quelli i quali le Scienze coltivano, ed agli ameni Studi si applicano. Accolga dunque benignamente l'omaggio, che di questa nuova edizione noi facciamo, e permettendoci di fregiarla con il Nome dell' E. V. dia alla medesima quel lustro maggiore, che solo può renderla degna delle dotte Rime che oggi nuovamente si pubblicano. Abbiamo intanto l'onore di segnarci colla più alta stima, e ossequioso rispetto. Di V. E. Livorno primo Giugno 1815. Devotiss. e Obbligatiss. Servitori Tomo I. O TITOLI ALLE RIME DEL PETRARCA. Pagina SONETTO Proemio roemio del Poeta in iscusa e pentimento delle sue Rime d'amore. SON. I. All' insidie d'amore dà egli la col pa dell'innamoramento suo SON. II. Egli s'innamorò nella quintadecima luna di Marzo nella quale pur mori G. C. SON. III. Che Dio esaltò un picciol borgo ad esser la patria di M. Laura SON. IV. Scherza il Poeta sul vero nome di Laurá seguir Laura, che fugge e vola di- ་ SON. VI. Ad un amico, incorandolo alle SON. VII. Parlano qui alcune salvaggine SON. a piè de' colli prese ove nacque Lau- VIII. Per un presente ch'egli fa di tar- SON. IX. A Stefano Della Colonna (l'eroe del Petrarca) padre del Cardinal Gio- 27 28 29 30 31 SON. x. Spera il Poeta, s' ei giunga a vedere sfiorita la bellezza di Laura, d' averla allora, benchè tardi, pietosa. 32 SON. XI. E' si lusinga d'esser al sommo Bene avviato dalla bellezza della sua SON. XII. Che fa, e che dice il Poeta in SON. XIII. Cerca il peregrino nel S. Volto la sembianza di Cristo: e 'l Poeta in 33 34 35 altre Donne la vera forma di Laura. 36 |