La divina commedia: Dell'infernoT. Masi, 1807 |
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第 15 頁
... tosto Alle vere parole che ti porse ! Tu m'hai con desiderio il cuor disposto Sì al venir , con le parole tue , Ch'i'son tornato nel primo proposto . Or va ' , ch'un sol volere è d'amendue : Tu duca , tu signore , e tu maestro . Così ...
... tosto Alle vere parole che ti porse ! Tu m'hai con desiderio il cuor disposto Sì al venir , con le parole tue , Ch'i'son tornato nel primo proposto . Or va ' , ch'un sol volere è d'amendue : Tu duca , tu signore , e tu maestro . Così ...
第 36 頁
... tosto , come ' l vento a noi gli piega , Mossi la voce : O anime affannate , Venite a noi parlar , s'altri nol niega . Quali colombe , dal disio chiamate , Con l'ali aperte e ferme al dolce nido 3 Volan per l'aer dal voler portate ; I ...
... tosto , come ' l vento a noi gli piega , Mossi la voce : O anime affannate , Venite a noi parlar , s'altri nol niega . Quali colombe , dal disio chiamate , Con l'ali aperte e ferme al dolce nido 3 Volan per l'aer dal voler portate ; I ...
第 54 頁
... Tosto che ' l duca , et io nel legno fui , Segando se ne va l'antica prora Dell'acqua più , che non suol con altrui . 30 Mentre noi corravam la morta gora , Dinanzi mi si fece un pien di fango , E disse : chi se'tu , che vieni anzi ora ...
... Tosto che ' l duca , et io nel legno fui , Segando se ne va l'antica prora Dell'acqua più , che non suol con altrui . 30 Mentre noi corravam la morta gora , Dinanzi mi si fece un pien di fango , E disse : chi se'tu , che vieni anzi ora ...
第 59 頁
... tosto dentro il suo nuovo ristrinse . Attento si fermò , come uom , ch'ascolta ; Che l'occhio nol potea menare a lunga Per l'aer nero , e per la nebbia folta . Pure a noi converrà vincer la punga , Cominciò ei : se non , tal ne s ...
... tosto dentro il suo nuovo ristrinse . Attento si fermò , come uom , ch'ascolta ; Che l'occhio nol potea menare a lunga Per l'aer nero , e per la nebbia folta . Pure a noi converrà vincer la punga , Cominciò ei : se non , tal ne s ...
第 66 頁
... tosto , Et al disio ancor , che tu mi taci . Et io : buon duca , non tegno nascosto A te 2 mio cuor , se non per dicer poco , 20 E tu m'hai non pur mo a ciò disposto . O Tosco , che per la città del foco Vivo ten vai così parlando ...
... tosto , Et al disio ancor , che tu mi taci . Et io : buon duca , non tegno nascosto A te 2 mio cuor , se non per dicer poco , 20 E tu m'hai non pur mo a ciò disposto . O Tosco , che per la città del foco Vivo ten vai così parlando ...
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ACCADEMICI DELLA CRUSCA alcun Allor altrui anima appresso ARGOMENTO assai avea Barbariccia bolgia Branca d'Oria buon cammino CANTO CANTO DECIMO CANTO OTTAVO CANTO SETTIMO Cerbero cerchio cerchio dell'Inferno ch'a ch'al ch'altri ch'è ch'ei ch'era ch'ha ch'io Chiron ciascun Ciel colui Com'io convien costui cotal d'ogni DANTE T. I. Dicendo dietro dimanda dimmi dinanzi disio diss'io dissi dolce dolente dolor Draghignazzo dritto duol erano fece fiera Flegetonte Flegiás fuggir fummo gente Gerion girone gran gridò guarda Iacopo Rusticucci Inferno innanzi l'aer l'ale l'altro l'anima l'occhio l'un laggiù lagrime luogo Maestro Malacoda mondo monte morte nvidia occhi omai parea parlar parole passi peccatori petto piange pianto piè poco Poeta Poscia pria quei Quivi Raffaelle Morghen ripa Rispose s'io sangue sanza se'tu sovra spirto suso terra test tosto trista veder vedi vedrai veggio venir vidi Virgilio viso volse volto ΙΟ
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第 184 頁 - Io seppi tutte , e sì menai lor arte , Ch' al fine della terra il suono uscie. Quando mi vidi giunto in quella parte Di mia età, dove ciascun dovrebbe Calar le vele , e raccoglier le sarte, Ciò, che pria mi piaceva, allor m' increbbe; E pentuto, e confesso mi rendei, Ahi miser lasso ! e giovato sarebbe.
第 21 頁 - E tu, che se' costì, anima viva, Partiti da cotesti che son morti. Ma poi ch' e' vide ch' io non mi partiva, Disse: Per altre vie, per altri porti Verrai a piaggia, non qui : per passare, Più lieve legno convien che ti porti. E '1 Duca a lui : Caron, non ti crucciare: Vuoisi così colà dove si puote Ciò che si vuole, e più non dimandare.
第 304 頁 - A' miei portai l'amor che qui raffina. O, dissi lui, per li vostri paesi «*» Giammai non fui; ma dove si dimora Per tutta Europa, ch'ei non sien palesi ? La fama che la vostra casa onora, •*« Grida i signori, e grida la contrada, Sì che ne sa chi non vi fu ancora. Ed io vi giuro, s'io di sopra vada, •*> Che vostra gente onrata non si sfregia Del pregio della borsa e della spada.
第 286 頁 - Venimmo a lei: O anima Lombarda, Come ti stavi altera e disdegnosa, E nel muover degli occhi onesta e tarda! Ella non ci diceva alcuna cosa; Ma lasciavane gir, solo guardando A guisa di leon, quando si posa.
第 73 頁 - Tal , ch' ogni vista ne sarebbe schiva. Qual è quella ruina, che nel fianco Di qua da Trento l' Adice percosse, O per tremuoto o per sostegno manco; Che da cima del monte, onde si mosse, Al piano è sì la roccia discoscesa, Ch'alcuna via darebbe a chi su fosse, Cotal di quel burrato era la scesa. E in su la punta della rotta lacca L...
第 77 頁 - Violenti contro i proprj beni, i quali fortemente correvano, et erano inseguiti da bramose cagne. 1\ on era ancor di là Nesso arrivato, Quando noi ci mettemmo per un bosco, Che da nessun sentiero era segnato. Non ' frondi verdi, ma di color fosco; Non rami schietti, ma nodosi e 'nvolti; Non pomi v'eran, ma stecchi con tosco.
第 65 頁 - Ma fu' io sol colà, dove sofferto Fu per ciascun di torre via Fiorenza, Colui, che la difesi a viso aperto. Deh se riposi mai vostra semenza , Prega' io lui, solvetemi quel nodo, Che qui ha inviluppata mia sentenza.
第 38 頁 - Soli eravamo e senza alcun sospetto. Per più fiate gli occhi ci sospinse Quella lettura, e scolorocci il viso : Ma solo un punto fu quel che ci vinse. Quando leggemmo il disiato riso Esser baciato da cotanto amante, Questi, che mai da me non fia diviso, La bocca mi baciò tutto tremante. Galeotto fu il libro, e chi lo scrisse : Quel giorno più non vi leggemmo avante.
第 6 頁 - Quando che sia, alle beate genti ; Alle qua' poi se tu vorrai salire, Anima fia a ciò di me più degna ; Con lei ti lascerò nel mio partire ; Ché quello imperador che lassù regna.
第 178 頁 - Perigli siete giunti all' occidente, A questa tanto picciola vigilia Dei vostri sensi, ch' è del rimanente, Non vogliate negar l' esperienza, Diretro al sol, del mondo senza gente. Considerate la vostra semenza : Fatti non foste a viver come bruti, Ma per seguir virtute e conoscenza.