La divina commedia: Dell'infernoT. Masi, 1807 |
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第 57 頁
... Pensa , Lettor , s'i ' mi disconfortai 1 Nel suon delle parole maladette , Ch'io non credetti ritornarci mai . O caro Duca mio , che più di sette Volte m'hai sicurtà renduta , e tratto D'alto periglio , che ' ncontra mi stette , Non mi ...
... Pensa , Lettor , s'i ' mi disconfortai 1 Nel suon delle parole maladette , Ch'io non credetti ritornarci mai . O caro Duca mio , che più di sette Volte m'hai sicurtà renduta , e tratto D'alto periglio , che ' ncontra mi stette , Non mi ...
第 117 頁
... Pensa la nuova soma , che tu hai . Come la navicella esce di loco In dietro in dietro , sì quindi si tolse : E poi ch'al tutto si sentì a giuoco , Là'v'era ' l petto , la coda rivolse , E quella tesa , com ' anguilla , mosse , E con le ...
... Pensa la nuova soma , che tu hai . Come la navicella esce di loco In dietro in dietro , sì quindi si tolse : E poi ch'al tutto si sentì a giuoco , Là'v'era ' l petto , la coda rivolse , E quella tesa , com ' anguilla , mosse , E con le ...
第 136 頁
... pensa per te stesso , 20 Com'io potea tener lo viso asciutto , Quando la nostra imagine da presso Vidi sì torta , che ' l pianto degli occhi Le natiche bagnava per lo fesso . Certo i'piangea poggiato a un de ' rocchi Del duro scoglio ...
... pensa per te stesso , 20 Com'io potea tener lo viso asciutto , Quando la nostra imagine da presso Vidi sì torta , che ' l pianto degli occhi Le natiche bagnava per lo fesso . Certo i'piangea poggiato a un de ' rocchi Del duro scoglio ...
第 203 頁
... Pensa , se tu annoverar le credi , Che miglia ventiduo la valle volge ; E già la Luna è sotto i nostri piedi : Lo tempo è poco omai , che n'è concesso , E altro è da veder , che tu non credi . 10 Se tu avessi , rispos'io appresso ...
... Pensa , se tu annoverar le credi , Che miglia ventiduo la valle volge ; E già la Luna è sotto i nostri piedi : Lo tempo è poco omai , che n'è concesso , E altro è da veder , che tu non credi . 10 Se tu avessi , rispos'io appresso ...
第 244 頁
... Pensa 3 oramai per te , s ' hai fior d'ingegno , Qual io divenni d'uno e d'altro privo . Lo ' mperador del doloroso regno Da mezzo'l petto uscia fuor della ghiaccia ; E più con un gigante i'mi convegno , 30 Che i giganti non fan con le ...
... Pensa 3 oramai per te , s ' hai fior d'ingegno , Qual io divenni d'uno e d'altro privo . Lo ' mperador del doloroso regno Da mezzo'l petto uscia fuor della ghiaccia ; E più con un gigante i'mi convegno , 30 Che i giganti non fan con le ...
常見字詞
ACCADEMICI DELLA CRUSCA alcun Allor altrui anima appresso ARGOMENTO assai avea Barbariccia bolgia Branca d'Oria buon cammino CANTO CANTO DECIMO CANTO OTTAVO CANTO SETTIMO Cerbero cerchio cerchio dell'Inferno ch'a ch'al ch'altri ch'è ch'ei ch'era ch'ha ch'io Chiron ciascun Ciel colui Com'io convien costui cotal d'ogni DANTE T. I. Dicendo dietro dimanda dimmi dinanzi disio diss'io dissi dolce dolente dolor Draghignazzo dritto duol erano fece fiera Flegetonte Flegiás fuggir fummo gente Gerion girone gran gridò guarda Iacopo Rusticucci Inferno innanzi l'aer l'ale l'altro l'anima l'occhio l'un laggiù lagrime luogo Maestro Malacoda mondo monte morte nvidia occhi omai parea parlar parole passi peccatori petto piange pianto piè poco Poeta Poscia pria quei Quivi Raffaelle Morghen ripa Rispose s'io sangue sanza se'tu sovra spirto suso terra test tosto trista veder vedi vedrai veggio venir vidi Virgilio viso volse volto ΙΟ
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第 184 頁 - Io seppi tutte , e sì menai lor arte , Ch' al fine della terra il suono uscie. Quando mi vidi giunto in quella parte Di mia età, dove ciascun dovrebbe Calar le vele , e raccoglier le sarte, Ciò, che pria mi piaceva, allor m' increbbe; E pentuto, e confesso mi rendei, Ahi miser lasso ! e giovato sarebbe.
第 21 頁 - E tu, che se' costì, anima viva, Partiti da cotesti che son morti. Ma poi ch' e' vide ch' io non mi partiva, Disse: Per altre vie, per altri porti Verrai a piaggia, non qui : per passare, Più lieve legno convien che ti porti. E '1 Duca a lui : Caron, non ti crucciare: Vuoisi così colà dove si puote Ciò che si vuole, e più non dimandare.
第 304 頁 - A' miei portai l'amor che qui raffina. O, dissi lui, per li vostri paesi «*» Giammai non fui; ma dove si dimora Per tutta Europa, ch'ei non sien palesi ? La fama che la vostra casa onora, •*« Grida i signori, e grida la contrada, Sì che ne sa chi non vi fu ancora. Ed io vi giuro, s'io di sopra vada, •*> Che vostra gente onrata non si sfregia Del pregio della borsa e della spada.
第 286 頁 - Venimmo a lei: O anima Lombarda, Come ti stavi altera e disdegnosa, E nel muover degli occhi onesta e tarda! Ella non ci diceva alcuna cosa; Ma lasciavane gir, solo guardando A guisa di leon, quando si posa.
第 73 頁 - Tal , ch' ogni vista ne sarebbe schiva. Qual è quella ruina, che nel fianco Di qua da Trento l' Adice percosse, O per tremuoto o per sostegno manco; Che da cima del monte, onde si mosse, Al piano è sì la roccia discoscesa, Ch'alcuna via darebbe a chi su fosse, Cotal di quel burrato era la scesa. E in su la punta della rotta lacca L...
第 77 頁 - Violenti contro i proprj beni, i quali fortemente correvano, et erano inseguiti da bramose cagne. 1\ on era ancor di là Nesso arrivato, Quando noi ci mettemmo per un bosco, Che da nessun sentiero era segnato. Non ' frondi verdi, ma di color fosco; Non rami schietti, ma nodosi e 'nvolti; Non pomi v'eran, ma stecchi con tosco.
第 65 頁 - Ma fu' io sol colà, dove sofferto Fu per ciascun di torre via Fiorenza, Colui, che la difesi a viso aperto. Deh se riposi mai vostra semenza , Prega' io lui, solvetemi quel nodo, Che qui ha inviluppata mia sentenza.
第 38 頁 - Soli eravamo e senza alcun sospetto. Per più fiate gli occhi ci sospinse Quella lettura, e scolorocci il viso : Ma solo un punto fu quel che ci vinse. Quando leggemmo il disiato riso Esser baciato da cotanto amante, Questi, che mai da me non fia diviso, La bocca mi baciò tutto tremante. Galeotto fu il libro, e chi lo scrisse : Quel giorno più non vi leggemmo avante.
第 6 頁 - Quando che sia, alle beate genti ; Alle qua' poi se tu vorrai salire, Anima fia a ciò di me più degna ; Con lei ti lascerò nel mio partire ; Ché quello imperador che lassù regna.
第 178 頁 - Perigli siete giunti all' occidente, A questa tanto picciola vigilia Dei vostri sensi, ch' è del rimanente, Non vogliate negar l' esperienza, Diretro al sol, del mondo senza gente. Considerate la vostra semenza : Fatti non foste a viver come bruti, Ma per seguir virtute e conoscenza.