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BIBLIOTECA

PETRARCHES CA

PROEMIO

Un'accurata e diligente notizia delle edizioni tutte del Can

zoniere di Francesco Petrarca, le qual sono state pubblicate da' primi tempi, che gli scritti libri si stamparono, infino a' giorni nostri, io credo che debba esser gratissima come agli amatori della bibliografica scienza, così agli ammiratori di quel Poeta, che seppe si bene agguagliare le toscane rime a' lirici carmi e della Grecia, e del Lazio. E certo, che che altri forse ne dica, a me pare che non torni in sua piccola lode il poter affermare, e mostrare, che non v'ha alcun altro poeta Italiano, (e potrei dire anche più) delle cui poesie, qnantunque belle, sieno state fatte tante edizioni, quante ne sono state fatte di quelle del Petrarca ; il che fa chiarissimamente vedere come in tutt'i tempi, ed in tutte le città e d'Italia di fuori, sieno esse state in mirabil guisa da' più nobili ingegni onorate, desiderate, ed apprezzate. E ben di ciò se ne avvide D. Gaetano Volpi tanto benemerito della repubblica delle lettere, il quale si accinse il primo a quest' arduo lavoro, di cui adornò la sua bella edizione del Canzoniere, uscita da' torchi di Giuseppe Comino in Padova nell'anno 1722 in 8, intitolandolo : Catalogo di molte delle principali edizioni che sono state fatte del Canzoniere di Messer France

e

sco Petrarca, disposto per ordine di eronologia, e arricchito di qualche osservazione da G. V.; e che poi corresse ed accrebbe nella seconda molto più pregiata sua edizione pubblicata dieci anni dopo dallo stesso stampatore, nello stesso luogo, e nella medesima forma. Dopo di esso (scorse quasi un secolo), e dopo tanti progressi che fece la bibliografica scienza, e dopo tante edizioni che comparvero in questo mezzo, non trovo più nessuno che siasi dedicato a correggere, aumentare, o almeno continuare il Volpiano lavoro ; il che io dico, perchè mi pare che non abbiasi a noverare nè la Zattiana in Venezia nel 1756 colle note del Castelvetro, ne la Parigina uscita da' torchi di Marcello Prault nel 1768, nẻ quella de' Classici in Milano colle note del Soave nel 1805, nè quella dello Zotti pubblicata in Londra nel 1811, nè quella finalmente di Federico Fernow stampata in Lipsia ed Altenburgo nel 1818. presso Brochhaus, in cui la parte bibliografica fu opera di Lodovico Hain; nelle quali edizioni tutte, come ognun sa, o può chiarirsene, non si fece che ricopiare la Cominiana, o poco più. E' da gran tempo ch' io mi diedi a tale impresa ben maggiore assai dell'altra del Volpi, essendomi prefisso di dar la notizia non di molte o delle principali, ma bensi di tutte, niuna eccettuata, l'edizioni del Canzoniere sino ai nostri giorni. Quindi io risolutomi di non voler risparmiare fatica alcuna mi posi all'opera con tutto il fervore, la continuai con ogni premura, e ardisco sperare, che, se in buona fede disse il Volpi alla fac. 440 della citata sua ristamdel Canzoniere: per ora si è supplito di maniera il catalogo delle edizioni, ch' io stò per dire, che poco, anzi pochissimo avanzi da osservare in simil proposito; potrò io dire altrettanto con quella buona fede che nasce dalla sicura coscienza di chi sa d'aver fatto quanto ha potuto. Il giudizio però di questo mio qual si sia lavoro non ispetta che a' miei lettori intelligenti di così fatti studi, a' quali volentieri

pa

pur

il rimetto; ed a me non resta che il debito di rendere una solenne testimonianza di gratitudine, siccome farò a suo luogo, a tutti que' miei rispettabili amici che mi somministrarono le cognizioni, che m'abbisognavano; senza l'aiuto de' quali era impossibile a me ed a chiunque di condurlo al suo termine, o a quella maggior possibile perfezione, a cui spero di averlo condotto. Perciocchè convennemi svolgere non solo tutte le opere di bibliografia le più riputate antiche e moderne, consultare i cataloghi delle principali pubbliche e private biblioteche, cercare, e soprattutto esaminare ocularmente l'edizione stesse quà e là, dove le occasioni e le circostanze mel permettevano, ma dovetti altresì imprendere un carteggio estesissimo in tutta l'Europa, onde accertarmi del numero e del pregio delle edizioni medesime. Che se tutto ciò era necessario al mio scopo di presentare, siccome fo, il catalogo e la descrizione particolare di tutte, non perciò oso io di credere o di asserire che nessuna vi manchi sfuggita alle mie indagini; e tanto più, che può anche esserne stata pubblicata qualcuna, da che dovetti abbandonare il corso delle mie ricerche, alle quali io ben dovea finalmente por termine. Dopo la quale mia protesta forse avverrà che alcun altro un dì sulle tracce dell'opera mia intraprenderà a correggerla,e continuarla, siccome in parte io ho pur fatto su quelle del Volpi. Dico in parte, giacchè le giunte ch'io do in fine di questa notizia; primieramente, di moltissime particolari sposizioni fatte da dotti uomini sopra alcuni Sonetti e Canzoni del Petrarca ; in secondo luogo, di tutte le opere, nelle quali direttamente o incidentemente si parla del Canzoniere, o di chi lo scrisse; ed in terzo luogo, delle traduzioni che in varie lingue furono pubblicate o di tutto il Canzoniere, o d'alcuna sua parte; e una nuova impresa pensata bensì e desiderata dal Volpi, come vedesi nella faccia sopraccennata, ma fin ora da me solo eseguita. E siceome tali libri tutti e tutte l'edizioni

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