Saggi di prose i poesie de' più celebri scrittori d'ogni secolo, 第 1-2 卷Per Cooper e Graham, 1797 |
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第 16 頁
... faceva quasi niuna festa in Vinegia , che ' l detto Giannetto non vi fosse invitato , tanto gli era voluto bene da ogni per- sona . Ora avvenne che due suoi cari compa- gni volsero andare in Alessandria con loro mer- catanzie con due ...
... faceva quasi niuna festa in Vinegia , che ' l detto Giannetto non vi fosse invitato , tanto gli era voluto bene da ogni per- sona . Ora avvenne che due suoi cari compa- gni volsero andare in Alessandria con loro mer- catanzie con due ...
第 21 頁
... faceva se non pensare , com ' egli potesse tornare a quella donna , imaginando e dicendo : per certo e ' conviene ch ' io l'abbia per moglie , o io vi morrò ; e quasi non si po- teva rallegrare . Per che messere Ansaldo gli disse più ...
... faceva se non pensare , com ' egli potesse tornare a quella donna , imaginando e dicendo : per certo e ' conviene ch ' io l'abbia per moglie , o io vi morrò ; e quasi non si po- teva rallegrare . Per che messere Ansaldo gli disse più ...
第 34 頁
... faceva grandissima allegrezza , e ciascuno si faceva beffe di questo Giudeo , dicendo : tale si crede uccellare , ch'è uccellato . Onde veggendo il Giudeo ch ' egli non poteva fare quello ch ' egli avrebbe voluto , prese le carte sue ...
... faceva grandissima allegrezza , e ciascuno si faceva beffe di questo Giudeo , dicendo : tale si crede uccellare , ch'è uccellato . Onde veggendo il Giudeo ch ' egli non poteva fare quello ch ' egli avrebbe voluto , prese le carte sue ...
第 37 頁
... faceva così buon viso com ' ella soleva , an- dossene in camera , e chiamolla , e disse : che hai tu ? e volsela abbracciare . Disse la donna : non ti bisogna fare queste carezze , ch ' io so bene che a Vinegia tu hai ritrovate le tue ...
... faceva così buon viso com ' ella soleva , an- dossene in camera , e chiamolla , e disse : che hai tu ? e volsela abbracciare . Disse la donna : non ti bisogna fare queste carezze , ch ' io so bene che a Vinegia tu hai ritrovate le tue ...
第 55 頁
... faceva pigliare , disse : che ho io a far teco , che tu mi fai pi- gliare ? Di ' , che mi lascino ; tu m ' hai colto in iscambio , ch ' io non sono chi tu credi , e fai una gran villania a farmi questa vergogna , non avendo a fare nulla ...
... faceva pigliare , disse : che ho io a far teco , che tu mi fai pi- gliare ? Di ' , che mi lascino ; tu m ' hai colto in iscambio , ch ' io non sono chi tu credi , e fai una gran villania a farmi questa vergogna , non avendo a fare nulla ...
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第 149 頁 - Fiorenza, dentro dalla cerchia antica, Ond' ella toglie ancora e terza e nona, Si stava in pace, sobria e pudica. Non avea catenella, non corona, Non donne contigiate, non cintura Che fosse a veder più che la persona. Non faceva, nascendo, ancor paura La figlia al padre, chè il tempo e la dote Non fuggian quinci e quindi la misura. Non avea case di famiglia vote; Non v' era giunto ancor Sardanapalo A.
第 146 頁 - Nell' ordine ch' io dico sono accline Tutte nature, per diverse sorti Più al principio loro e men vicine; Onde si muovono a diversi porti Per lo gran mar dell' essere, e ciascuna Con istinto a lei dato che la porti.
第 160 頁 - Non fu la sposa di Cristo allevata Del sangue mio, di Lin, di quel di Cleto, Per essere ad acquisto d...
第 98 頁 - Con lieto volto, ond' io mi confortai, Mi mise dentro alle segrete cose. Quivi sospiri, pianti ed alti guai Risonavan per l' aer senza stelle, Perch' io al cominciar ne lagrimai. Diverse lingue, orribili favelle, Parole di dolore, accenti d...
第 103 頁 - Ora incomincian le dolenti note A farmisi sentire : or son venuto Là dove molto pianto mi percote. Io venni in loco d' ogni luce muto. Che mugghia, come fa mar per tempesta, Se da contrari venti è combattuto. La bufera infernal, che mai non resta, Mena gli spirti con la sua rapina, Voltando e percotendo li molesta.
第 124 頁 - Carro già era sparito, Vidi presso di me un veglio solo, Degno di tanta reverenza in vista, Che più non dee a padre alcun figliuolo. Lunga la barba e di pel bianco mista Portava, a' suoi capegli simigliante, De' quai cadeva al petto doppia lista.
第 138 頁 - Un' aura dolce, senza mutamento Avere in sé, mi feria per la fronte Non di più colpo che soave vento : Per cui le fronde, tremolando pronte, Tutte quante piegavano alla parte U...
第 138 頁 - Ch' agli occhi temperava il nuovo giorno, Senza più aspettar lasciai la riva, Prendendo la campagna lento lento, Su per lo suoi che d
第 137 頁 - Esce di mano a Lui, che la vagheggia Prima che sia, a guisa di fanciulla, Che piangendo e ridendo pargoleggia, L' anima semplicetta, che sa nulla, Salvo che, mossa da lieto fattore, Volentier torna a ciò che la trastulla. Di picciol bene in pria sente sapore ; Quivi s' inganna, e dietro ad esso corre, Se guida o fren non torce suo amore.
第 106 頁 - Ma dimmi: al tempo de' dolci sospiri , A che e come concedette amore, Che conosceste i dubbiosi desiri? Ed ella a me: Nessun maggior dolore, Che ricordarsi del tempo felice Nella miseria; e ciò sa il tuo dottore.