Il Canzoniere di Francesco Petrarca secondo l'autografoU. Hoepli, 1908 - 474 頁 |
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第 1 到 5 筆結果,共 74 筆
第 xxix 頁
... dire : supra , XVII , 3 ; dove difatto era già scritto : « Sicut igne probatur argentum , et aurum camino , ita corda probat Dominus » ! Sono inézie , si dirà ; e difatto io non voglio inferirne che il più recente dei commenti al ...
... dire : supra , XVII , 3 ; dove difatto era già scritto : « Sicut igne probatur argentum , et aurum camino , ita corda probat Dominus » ! Sono inézie , si dirà ; e difatto io non voglio inferirne che il più recente dei commenti al ...
第 xxxvii 頁
... dire di tanta asprezza in mezzo ad altre sì soavi ed amene cose , che pare un suono di ruote ben addentate e stridenti in mezzo al con- certo di dolci violini . Tu nondimeno non lasciare d'averlo caro , sì per amore della varietà , e sì ...
... dire di tanta asprezza in mezzo ad altre sì soavi ed amene cose , che pare un suono di ruote ben addentate e stridenti in mezzo al con- certo di dolci violini . Tu nondimeno non lasciare d'averlo caro , sì per amore della varietà , e sì ...
第 xxxviii 頁
... dire ch'ei resti tale per la morte di chi che sia , e se Ti- bullo disse Phoebe , modo in terris erret inermis Amor , non vi rimescolò cecità ... ; ma lasciare ignuda la Leggiadria , non è farle alcun danno , poichè quanto è più ignuda ...
... dire ch'ei resti tale per la morte di chi che sia , e se Ti- bullo disse Phoebe , modo in terris erret inermis Amor , non vi rimescolò cecità ... ; ma lasciare ignuda la Leggiadria , non è farle alcun danno , poichè quanto è più ignuda ...
第 xxxix 頁
... dire , tutti lo intendiamo , privato d'ogni bene e perfin della luce . Non è se non per sottigliezza rettorica o per ricercata bizzarria , che si possa voler riferito l'ignudo alle cose enumerate in un quartetto e il cieco a quelle dell ...
... dire , tutti lo intendiamo , privato d'ogni bene e perfin della luce . Non è se non per sottigliezza rettorica o per ricercata bizzarria , che si possa voler riferito l'ignudo alle cose enumerate in un quartetto e il cieco a quelle dell ...
第 xli 頁
... dire dal trovatore di Laura come anche costei fosse << aspettata al regno delli dei » ( n . 248 ) . Quel « bel viso » , che somigliava << rose sparse in dolce falda di viva neve » ( n . 146 ) , non pensavamo che potesse esser « da gli ...
... dire dal trovatore di Laura come anche costei fosse << aspettata al regno delli dei » ( n . 248 ) . Quel « bel viso » , che somigliava << rose sparse in dolce falda di viva neve » ( n . 146 ) , non pensavamo che potesse esser « da gli ...
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第 167 頁 - Chiare, fresche e dolci acque, ove le belle membra pose colei che sola a me par donna; gentil ramo ove piacque (con sospir mi rimembra) a lei di fare al bel fianco colonna; erba e fior che la gonna leggiadra ricoverse co l'angelico seno; aere sacro sereno ove Amor co' begli occhi il cor m'aperse: date udìenzia insieme a le dolenti mie parole estreme.
第 452 頁 - Vergine bella, che di sol vestita, coronata di stelle, al sommo Sole piacesti sì che 'n te sua luce ascose, amor mi spinge a dir di te parole; ma non so 'ncominciar senza tu' aita e di colui ch'amando in te si pose.
第 360 頁 - S'io avesse pensato che sì care fossin le voci de' sospir' miei in rima, fatte, l'avrei dal sospirar mio prima, in numero più spesse, in stil più rare; morta colei che mi facea parlare e che si stava de...
第 179 頁 - ntenerisci e snoda ; Ivi fa che '1 tuo vero (Qual io mi sia) per la mia lingua s'oda. Voi, cui Fortuna ha posto in mano il freno Delle belle contrade, Di che nulla pietà par che vi stringa, Che fan qui tante pellegrine spade ? Perché...
第 458 頁 - 1 tuo nemico del mio mal non rida. Ricorditi che fece il peccar nostro Prender Dio, per scamparne, Umana carne al tuo virginal chiostro. Vergine, quante lagrime ho già sparte, Quante lusinghe e quanti preghi indarno, Pur per mia pena e per mio grave danno ! Da poi ch'i...
第 67 頁 - 1 pastor calare i raggi Del gran pianeta al nido ov'egli alberga E 'mbrunir le contrade d'oriente, Drizzasi in piedi, e co l'usata verga, Lassando l'erba e le fontane ei faggi, Move la schiera sua soavemente ; Poi lontan da la gente, O casetta o spelunca Di verdi frondi ingiunca ; Ivi senza pensier s'adagia e dorme.
第 391 頁 - Chiara fontana, in quel medesmo bosco, sorgea d'un sasso, et acque fresche e dolci spargea, soavemente mormorando: al bel seggio, riposto, ombroso, e fosco, né pastori appressavan né bifolci, 42 ma ninfe e muse, a quel tenor cantando...
第 180 頁 - 1 nostro ferro mise. Or par, non so per che stelle maligne, Che '1 Cielo in odio n'aggia; Vostra mercè, cui tanto si commise: Vostre voglie divise Guastan del mondo la più bella parte.
第 459 頁 - Vergine, tale è terra e posto ha in doglia Lo mio cor, che vivendo in pianto il tenne; E di mille miei mali un non sapea; E per saperlo, pur quel che n' avvenne Fora avvenuto ; ch' ogni altra sua voglia Era a me morte ed a lei fama rea.
第 68 頁 - E perché un poco nel parlar mi sfogo, veggio la sera i buoi tornare sciolti da le campagne e da' solcati colli. I miei sospiri a me perché non tolti quando che sia? perché no '1 grave giogo?