Il Buddha e la sua dottrinaFratelli Bocca, 1903 - 256 頁 |
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第 113 頁 - 1 terzo cerchio serra La rividi più bella e meno altera. Per man mi prese e disse : In questa spera Sarai ancor meco, se '1 desir non erra. I* son colei che ti die' tanta guerra E compie
第 113 頁 - Levommi il mio penser in parte ov'era quella ch'io cerco e non ritrovo in terra: ivi, fra lor che '1 terzo cerchio serra, la rividi più bella e meno altera. Per man mi prese e disse : - In questa spera sarai ancor meco, se '1 desir non erra: i' so' colei che ti die tanta guerra e compie
第 95 頁 - Oh contra il nostro Scellerato ardimento inermi regni Della saggia natura! I lidi e gli antri E le quiete selve apre l'invitto Nostro furor; le violate genti Al peregrino affanno, agl'ignorati Desiri educa; e la fugace, ignuda Felicità per l'imo sole incalza a, IX.
第 110 頁 - Però che il ben, ch'è del volere obbietto, Tutto s'accoglie in lei, e fuor di quella È difettivo ciò ch' è lì perfetto. Omai sarà più corta mia favella, Pure a quel ch' io ricordo, che d'infante Che bagni ancor la lingua alla mammella.
第 32 頁 - Nel suo profondo vidi che s'interna legato con amore in un volume, ciò che per l'universo si squaderna; sustanze e accidenti e lor costume, quasi conflati insieme, per tal modo che ciò ch'i
第 114 頁 - ... 1 desir non erra: i' so' colei che ti die tanta guerra e compie' mia giornata inanzi sera. Mio ben non cape in intelletto umano: te solo aspetto, e quel che tanto amasti e là giuso è rimaso, il mio bel velo». Deh perché tacque, ed allargò la mano? ch'ai suon de' detti sì pietosi e casti poco mancò ch'io non rimasi in ciclo.
第 52 頁 - Non vai cosa nessuna I moti tuoi, né di sospiri è degna La terra. Amaro e noia La vita, altro mai nulla; e fango è il mondo. T'acqueta ornai.
第 54 頁 - In fatti o egli vuole e può a tutte provvedere; o vuole e non può; o può e non vuole; o non può e non vuole.
第 191 頁 - ... udito, e quindi malvolentieri ci sottoponiamo all'apparente tortura d'una forma, che richiede tutt'altro mezzo d'espressione, qual'è la recitazione (*). (') Osservazioni molto fine sulle ripetizioni dei testi buddhistici ha fatto A. Costa nel suo volume II Buddha, Torino, Fratelli Bocca, 1903, p. 191: «Se nel meccanico ripetersi di formule spesso puramente sillabiche non troviamo che un possibile preparativo alla quiete, in questi Discorsi la conclusione si offre da sé medesima spontaneamente...
第 65 頁 - Ecco, o monaci, la santa verità sul dolore: la nascita è dolore, la vecchiaia è dolore, la malattia è dolore, la morte è dolore...