Parnaso classico italiano: contenente Dante, Petrarca, Ariosto e Tasso, 第 1-4 卷Angelo Sicca Tipografia della Minerva, 1827 - 746 頁 |
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第 vi 頁
... venne Carlo , il quale essendo , per ri- verenza del Papa e della Casa di Fran- cia , onorevolmente ricevuto nella città , di subito rimise dentro i cittadini con- finati , e appresso per varie cagioni cac- ciò la parte Bianca . Intanto ...
... venne Carlo , il quale essendo , per ri- verenza del Papa e della Casa di Fran- cia , onorevolmente ricevuto nella città , di subito rimise dentro i cittadini con- finati , e appresso per varie cagioni cac- ciò la parte Bianca . Intanto ...
第 10 頁
... venne , Che fur parole alle prime diverse . Ma nondimen paura il suo dir dienne , Perch'io traeva la parola tronca Forse a peggior sentenza ch'e ' non tenne . In questo fondo della trista conca Discende mai alcun del primo grado , Che ...
... venne , Che fur parole alle prime diverse . Ma nondimen paura il suo dir dienne , Perch'io traeva la parola tronca Forse a peggior sentenza ch'e ' non tenne . In questo fondo della trista conca Discende mai alcun del primo grado , Che ...
第 19 頁
... venne , ed arrivò la testa e ' l busto ; Ma in su la riva non trasse la coda . La faccia sua era faccia d'uom giusto , Tanto benigna avea di fuor la pelle ; E d'un serpente tutto l'altro fusto . Duo branche avea pilose infin l'ascelle ...
... venne , ed arrivò la testa e ' l busto ; Ma in su la riva non trasse la coda . La faccia sua era faccia d'uom giusto , Tanto benigna avea di fuor la pelle ; E d'un serpente tutto l'altro fusto . Duo branche avea pilose infin l'ascelle ...
第 24 頁
... venne a lui , dicendo : Che t ' approda ? Credi tu , Malacoda , qui vedermi Esser venuto , disse ' l mio Maestro , Sicuro già da tutti i vostri schermi , Senza voler divino e fato destro ? Lasciami andar ; chè nel Cielo è voluto Ch'io ...
... venne a lui , dicendo : Che t ' approda ? Credi tu , Malacoda , qui vedermi Esser venuto , disse ' l mio Maestro , Sicuro già da tutti i vostri schermi , Senza voler divino e fato destro ? Lasciami andar ; chè nel Cielo è voluto Ch'io ...
第 43 頁
... venne L'uccel divino , più chiaro appariva : Per che l'occhio dappresso nol sostenne ; Ma chiná ' ' giuso : e quei sen venne a riva Con un vasello snelletto e leggiero Tanto , che l'acqua nulla ne ' nghiottiva . Da poppa stava il ...
... venne L'uccel divino , più chiaro appariva : Per che l'occhio dappresso nol sostenne ; Ma chiná ' ' giuso : e quei sen venne a riva Con un vasello snelletto e leggiero Tanto , che l'acqua nulla ne ' nghiottiva . Da poppa stava il ...
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Agramante ajuto Alcina alcun alfin Amor anco appresso arda arme Astolfo avea avean Bajardo bella Biserta Bradamante Brandimarte buon c'ha canto CANTO XXVII cavalier ch'a ch'è ch'ella ch'era ch'in ch'io Chè ciel Circasso crudel d'ogni destrier dice dicea disío dolce donna donzella Duca ebbon facea fece fiume fuggir gente giorno Gradasso gran grido Grifon Indi innanzi l'ajuto l'arme l'uno e l'altro lascia lasso Laura leva loco lume Malagigi Mandricardo Marfisa mondo monte morte mostra Norandino notte occhi omai Orlando Paladin parea passo pensier petto pianto piè piglia poco Poscia potea pria PURG quà quivi ragion Rinaldo rispose Rodomonte Ruggier s'io Saracin saría scudo seco Signor solea SONETTO sospiri spada Spagna spirto tenea terra tolto torna tosto trova vede vedea veder veggio venía venir venne vêr vidi viso volse vuol XXVII XXXII Zerbin
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第 46 頁 - Frate, Lo mondo è cieco, e tu vien ben da lui. Voi che vivete, ogni cagion recate Pur suso al cielo, sì come se tutto Movesse seco di necessitate. Se così fosse, in voi fora distrutto Libero arbitrio, e non fora giustizia, Per ben, letizia, e per male, aver lutto. Lo cielo i vostri movimenti inizia, Non dico tutti: ma, posto ch...
第 6 頁 - Francesca, i tuoi martiri a lagrimar mi fanno tristo e pio. Ma dimmi: al tempo de' dolci sospiri, a che e come concedette Amore che conosceste i dubbiosi desiri?
第 46 頁 - Esce di mano a Lui che la vagheggia, Prima che sia, a guisa di fanciulla Che piangendo e ridendo pargoleggia, L'anima semplicetta che sa nulla, Salvo che, mossa da lieto Fattore, Volentier torna a ciò che la trastulla.
第 31 頁 - Diretro al sol, del mondo senza gente. Considerate la vostra semenza : Fatti non foste a viver come bruti, Ma per seguir virtute e conoscenza.
第 12 頁 - Ed io a lui : da me stesso non vegno : Colui, ch'attende là, per qui mi mena, Forse cui Guido vostro ebbe a disdegno.
第 45 頁 - L' ossa del corpo mio sarieno ancora In co del ponte presso a Benevento, Sotto la guardia della grave mora. Or le bagna la pioggia e move il vento Di fuor del regno, quasi lungo il Verde, Dov' ei le trasmutò a lume spento. Per lor maledizion sì non si perde, Che non possa tornar l' eterno amore, Mentre che la speranza ha fior del verde.
第 48 頁 - Venimmo a lei : o anima Lombarda, Come ti stavi altera e disdegnosa, E nel muover degli occhi onesta e tarda ! Ella non ci diceva alcuna cosa; Ma lasciavane gir, solo guardando, A guisa di leon quando si posa. Pur Virgilio si trasse a lei, pregando Che ne mostrasse la miglior salita : E quella non rispose al suo dimando; Ma di nostro paese e della vita C...
第 69 頁 - Che l' universo a Dio fa simigliante. Qui veggion l' alte creature l' orma Dell' eterno valore, il quale è fine, Al quale è fatta la toccata norma. Nell' ordine ch' io dico sono accline Tutte nature per diverse sorti, Più al principio loro e men vicine; Onde si muovono a diversi porti Per lo gran mar dell' essere, e ciascuna Con istinto a lei dato che la porti.
第 2 頁 - Ond' io per lo tuo me' penso e discerno, Che tu mi segui, ed io sarò tua guida, E trarrotti di qui per luogo eterno, Ov...
第 68 頁 - Tanto, che l' ombra del beato regno Segnata nel mio capo io manifesti. Venir vedrami al tuo diletto legno , E coronarmi allor di quelle foglie . Che la materia e tu mi farai degno. Sì rade volte , Padre , se ne coglie , Per trionfare o Cesare o Poeta, ( Colpa e vergogna dell...